La Basilicata oggi perde una grande voce a difesa degli ammalati oncologici. Il triste addio a Laura Pastore

Ci ha lasciati Laura Pastore, paladina dei diritti dei malati oncologici lucani.

A darne l’annuncio, esprimendo il più sincero cordoglio, è l’associazione lucana “Agata – Volontari contro il cancro”, di cui Laura Pastore era componente del consiglio direttivo.

Dichiarano dalla OdV lucana:

“Non ci sono parole per esprimere il dolore per la perdita della nostra Laura.

Maestra di resilienza, amore, passione e dignità, pronta a spendersi e donarsi a chiunque avesse bisogno, Laura lascia un enorme vuoto nella nostra associazione e nel mondo del volontariato oncologico.

Nonostante il momento doloroso, che ci lascia sgomenti, come associazione siamo certi che la storia di Laura rimarrà scritta nei nostri cuori per sempre.

Attraverso Agata, continueremo a far sentire forte la voce di Laura, a tutela di ogni ammalato e di ogni donna”.

E’ proprio la dignità che Laura ha messo al centro della sua battaglia, condotta nello scorso mese di Aprile, a tutela del Day Hospital Oncologico del Crob, con la denuncia pubblica in merito alla carenza di personale e agli eccessivi tempi di attesa per l’accesso alle terapie, incompatibili con una malattia quale il cancro, soprattutto se in fase avanzata.

Nel suo ultimo intervento pubblico, nello scorso mese di ottobre, in occasione della “Giornata nazionale di sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico”, Laura Pastore ha lanciato un appello fortissimo ed accorato alla Regione Basilicata e all’assessore regionale alla sanità Francesco Fanelli, per consentire l’accesso agevolato ai farmaci innovativi per le donne con tumore al seno metastatico, per le quali la speranza di vita è spesso costituita proprio dalla possibilità di accesso alle terapie sperimentali.

All’età di 51 anni, Laura Pastore lascia il marito e suo angelo custode Tonino Ripoli, due splendidi figli, Monica e Rocco, e la dolcissima mamma Antonietta.

L’intera associazione Agata si stringe con amore a tutta la famiglia e all’intera comunità di Rotondella, dove Laura risiedeva.