Potenza, Bucaletto: “Si può determinare una svolta”. Le ultime notizie

“Con l’ok della Regione alla proposta di schema di avviso proposto dal Comune di Potenza in base alla nuova norma prevista dall’art.12 della L.R. 23 del 21 maggio 2025, si può determinare una risposta concreta, per non dire una svolta, alla vicenda Bucaletto a Potenza.

Mancano sì dell’Ater Potenza e poi pubblicazione dell’avviso”.

Lo dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza che aggiunge:

“Avevamo già sottolineato che la norma non era stata impugnata, né tantomeno osservata per conflitto di competenze dal Governo nazionale, aprendo un interessante precedente in materia di politiche di riqualificazione urbana e di diritto alla casa.

L’articolo introduce importanti modifiche alla legge regionale che disciplina le assegnazioni di alloggi di edilizia popolare e consente, se ben attuata, di risolvere una delle ferite più antiche e, per alcuni versi, fortemente simbolica per la Città di Potenza: il permanere dei prefabbricati nel quartiere Bucaletto a 45 anni dal sisma.

Siamo a un possibile punto di svolta che ci ha visti impegnati per mesi con un lavoro di ricerca e di approfondimento, di audizioni e di confronto; un’attività che ha dovuto attraversare pareri e riformulazione di norme.

Questo è agli atti della Commissione.

Così come agli atti del Consiglio c’è l’attenzione del collega Fernando Picerno, co-firmatario della norma, la sensibilità dei Presidenti Leone e Fanelli, e il voto unanime dell’Assise regionale.

La novità più interessante è l’introduzione della possibilità di bandi speciali per l’assegnazione di alloggi, da farsi sempre nel rispetto dei requisiti previsti dalla legge, fattispecie da attivare nel caso in cui gli alloggi realizzati non siano stati finanziati da risorse rivenienti dal Piano Nazionale di edilizia residenziale pubblica: di fatto, da oggi è possibile prevedere un’intera riserva degli alloggi realizzati con programmi non ERP di riqualificazione di aree degradate per i residenti delle aree oggetto di riqualificazione.

Una previsione, questa, molto rilevante alla luce del processo di riqualificazione avviato a Bucaletto, ma anche per le ulteriori risorse, circa 3 milioni e 400 mila euro, sulla cui riprogrammazione per le altre destinazioni abbiamo bloccato qualche mese fa, anche grazie al nostro pressing: queste risorse potrebbero, anche alla luce di questa modifica normativa, essere utilizzate per potenziare il percorso avviato, attraverso la riqualificazione di alloggi esistenti da destinare prioritariamente a chi continua a vivere in condizioni abitative precarie, qual è la condizione di chi vive in prefabbricati fatiscenti.

La norma non è solo una risposta concreta alla ‘ferita’ Bucaletto, ma un pilastro dai cui partire per rilanciare l’edilizia residenziale pubblica, la riqualificazione urbana e il diritto alla casa nella nostra Regione”.