Potenza: mazzo di fiori nei giardini dedicati alla 18enne Grazia Gioviale, strappata alla vita troppo presto. Ecco l’iniziativa e le foto

Questa mattina, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una delegazione di Articolo Uno composta dal Segretario, Carlo Rutigliano e dalla Portavoce del Forum Donne, Angela Blasi, si è recata a Potenza, in via dell’Unità d’Italia, presso i “Giardini di Grazia Gioviale”, per deporre un mazzo di fiori in memoria della studentessa potentina e di tutte le donne vittime di femminicidio.

Ha commentato Rutigliano:

“Un gesto simbolico in una giornata importante.

Non dimenticare le vittime significa battersi perché la violenza contro le donne non sia trattata come un’emergenza, me come un fenomeno strutturale, una grave tara sociale, un enorme problema culturale che riguarda tutti.”

Per il segretario di Articolo Uno:

“è necessario intervenire a tutti i livelli del vivere.

Da una parte rafforzare il nostro impianto normativo e irrobustire la rete di protezione e assistenza per le donne che denunciano provvedendo alle loro esigenze abitative e lavorative, dall’altro lavorare sugli uomini di domani, insegnando loro la gestione delle emozioni e la cultura della non violenza.

In ultimo serve fare uno sforzo trasversale per azzerare il gap salariale, investire sull’empowerment femminile ed equilibrare i livelli di occupazione tra generi. Perché l’indipendenza economica è la precondizione necessaria al raggiungimento di qualsiasi obiettivo.

Questa è una battaglia non solo delle donne ma di un Paese che vuole definirsi civile.

Una battaglia che si vince tutti insieme, o semplicemente, non si vince”.

 Ha sottolineato Angela Blasi, Portavoce del Forum Donne di Articolo Uno:

“Bisogna evitare che l’attenzione su questo tema si esaurisca il 25 di Novembre, o che i riflettori si accendano e spengano ad intermittenza sui casi di cronaca più cruenti.

Dal 1°gennaio al 20 novembre 2022 – ha spiegato – sono stati registrati 273 omicidi, con 104 vittime donne, di cui 88 uccise in ambito familiare o affettivo.

Di loro, 52 sono state uccise dal partner o dall’ex. Siamo di fronte ad un fenomeno radicato nella nostra società che come tale va trattato.

Prima delle azioni repressive abbiamo bisogno di un grande e trasversale sforzo culturale.

Scuola ed educazione sono le chiavi con cui scardinare un problema altrimenti senza soluzione.

Il grande cambiamento culturale di cui abbiamo bisogno parte proprio dall’educazione e dalla formazione di donne consapevoli e uomini rispettosi.

La violenza è una piaga comune in Basilicata come in Italia. Tanta strada c’è da fare e le frasi di rito nella giornata di oggi non bastano.

L’attività di fatto inesistente dell’Osservatorio Regionale sulla violenza di genere fotografa l’immobilismo nel quale sul tema attualmente versano le Istituzioni Regionali.

Il monitoraggio del fenomeno, dei dati giudiziari e l’ascolto dei servizi sociali e delle reti attive sul territorio dovrebbe essere il primo, minimo, passo da compiere se si vuole dare sostanza alle parole e alle dichiarazioni d’intenti di questa giornata”.

Queste alcune foto.