Potenza, riapertura Chiesa Trinità: “È chiesta chiarezza sulla destinazione d’uso di un immobile che ha visto ospitare i resti mortali di una concittadina assassinata”. I dettagli

Riceviamo e pubblichiamo un comune stampa del Consigliere al Comune di Potenza Falconeri (M5S), in merito alla riapertura della chiesa della Trinità:

“In qualità di consigliere comunale ho in data 25 luglio 2022 formalmente chiesto al presidente della Prima Commissione Consiliare del Comune di Potenza che si occupa per materia anche dei ‘rapporti con altri enti’, di aprire una interlocuzione formale con la Chiesa e nello specifico con l’Arcidiocesi di Potenza, sede metropolitana della Chiesa Cattolica in Italia.

Sarebbe opportuno, dopo che pochi giorni fa è stato pubblicato l’annuncio fatto dalla curia vescovile di riaprire la chiesa della Santissima Trinità dopo 12 anni di chiusura legati al ritrovamento (nei locali del fabbricato dedito al culto) del corpo della giovane Elisa Claps, barbaramente uccisa dopo la scomparsa avvenuta il 12 settembre del 1993.

La curia ha dichiarato che la Trinità dovrebbe diventare un centro di spiritualità, di preghiera e di riflessione senza specificare se l’immobile verrà riaperto alla celebrazione delle messe e del conferimento dei sacramenti.

Il Comune di Potenza finora non ha raccolto l’appello della famiglia Claps, di associazioni come Libera e dei tanti cittadini che invece hanno chiesti alla Chiesa che di quel luogo si faccia un uso diverso anche laico.

Dopo la tragedia immane accompagnata da tentativi di depistaggio, omertà ed una vicenda giudiziaria che è giunta faticosamente alla verità sarebbe importante che il Comune di Potenza, ente laico e rappresentativo di una comunità spaccata e ferita, si faccia promotore di un dialogo con la Chiesa.

Non è peregrino, nè tantomeno può rappresentare una ‘ingerenza’ chiedere chiarezza sulla destinazione d’uso di un immobile che ha visto ospitare i resti mortali di una concittadina assassinata da un serial killer ed il cui corpo è rimasto celato per ben 17 anni proprio lì, dove mai nessuno avrebbe immaginato.

Non è chiedere ‘troppo’ a chi già non ha saputo dare spiegazioni ad una cosa del genere.

Pertanto mi aspetto che il Presidente della Prima Commissione possa convocare chi nell’Arcidiocesi si occupa della gestione del patrimonio della Chiesa affinché si possa aprire un canale di confronto su un tema così delicato.

Se davvero si vuole ricomporre la ferita lancinante che ancora resta aperta sulla città di Potenza, occorre adesso davvero uno sforzo istituzionale di interlocuzione”.