Potenza: giochi, musica, letture, doni e mostre per l’inaugurazione de “Il giardino della mescolanza”. I dettagli

Venerdì 7 giugno sarà inaugurato presso il Centro Universo Salute Opera Don Uva di Potenza (ingresso via Ciccotti 44), “il Giardino della mescolanza” a chiusura del Progetto “Architettura della Follia” che ha visto impegnati gli alunni e le alunne del Liceo delle scienze Umane “Rosa Gianturco” e gli ospiti del Centro.

L’inaugurazione prevede giochi, musica, letture, doni, mostre ne “Il giardino della mescolanza” per creare una comunità creativa e rispettosa degli altri e della natura.

Un evento pubblico aperto alla cittadinanza.

Chi ha intenzione di partecipare potrà portare con sé un piccolo dono per scambiare affetto e amicizia.

L’ingresso è alle ore 15.00.

A partire dalla conoscenza di aspetti architettonici di forte interesse, come il vecchio e abbandonato nosocomio, progettato dall’architetto Marcello D’Olivo, figura importante dell’architettura italiana, man mano gli studenti, insieme ad operatori e ospiti del centro, hanno scoperto le relazioni esistenti tra una struttura di riabilitazione come il complesso del Don Uva, già luogo di cura e “contenzione”, e il territorio negli aspetti umani, sociali, antropologici, scientifici e storici della cura.

A guidare nel percorso i partecipanti architetti, musicisti, artisti, psicologi, e operatori del centro per mettere in relazione, attraverso varie espressioni artistiche, spazi chiusi con realtà altre conviventi negli stessi luoghi, ma di fatto separati per dinamiche sociali, economiche o di esclusione.

Le attività comuni tra alunni e ospiti del centro Don Uva hanno riguardato l’arteterapia e la musicoterapia come forme espressive di interazione.

Tramite l’arte relazionale, che si basa sulla partecipazione collettiva alla costruzione o alla definizione di un’opera, è stato realizzato un giardino in spazi aperti e abbandonati del complesso Don Uva.

Ha dichiarato il prof. Francesco Scaringi, ideatore del progetto “Architettura della Follia”:

“Il Giardino della Mescolanza nel rispetto delle dinamiche della vegetazione spontanea, si incentra intorno ad alcune parole chiave quali cura, dono, dialogo, accoglienza, che richiamano il lavoro collettivo effettuato rendendolo un luogo
d’incontro con la natura”.

Spiega l’arch. Gerardo Sassano di “Volume Zero Architectur&Landescape”, che ne ha curato la realizzazione:

Il “Giardino della mescolanza, s’ispira alle idee del grande paesaggista Gilles Clément, sperimentando un innovativo metodo di progettazione per prendersi cura di uno spazio in comune ricorrendo a principi quali il basso impatto, il riciclo dei materiali, l’autocostruzione e l’utilizzo di piante spontanee”.

Il progetto “Architetture della follia e paesaggio urbano” è promosso dal Convitto “S. Rosa” di Potenza, a cura dell’Associazione Basilicata 1799 – Città Cento Scale Festival, che ne ha ideato il percorso formativo, con la collaborazione dell’opera Don Uva e lo studio di architettura “Volume zero” e rientra nel Piano Triennale delle Arti.