Potenza, Giunta vicina a minori, studenti, famiglie: altri 6 milioni di euro a disposizione di Comuni e scuole. I dettagli

“Il nostro Paese si è fatta trovare ‘impreparato’ davanti agli effetti del Covid-19 sull’infanzia in generale: già prima della pandemia 1 minore su 9 viveva in povertà assoluta; in Basilicata il 14% dei minori vive in condizioni di povertà relativa, gli asili nido sono garantiti solo per il 9,7% dei bambini e il tasso di dispersione scolastica si attesta all’11,8%”.

Lo ha detto l’assessore alle Attività Produttive con delega all’Istruzione e Formazione, Francesco Cupparo, intervenendo alla video conferenza promossa dal Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza, Vincenzo Giuliano, che aggiunge:

“Sulla ‘dolorosa’ decisione di chiusura provvisoria delle scuole dell’obbligo, perché di questo si è trattato di una scelta dolorosa e aggiungo obbligata non credo sia necessario aggiungere altro rispetto a quanto ha già detto il Presidente Bardi riferendo in modo chiaro i dati e le valutazioni degli esperti scientifici.

Lascio le polemiche a chi continua a non capire o non vuole capire la delicatissima situazione della diffusione della pandemia e mi occupo invece di cosa fare, quali risposte dare.

Siamo consapevoli che la chiusura delle scuole rischia di produrre un aumento delle diseguaglianze tra i bambini delle regioni del Sud e quelli residenti nelle regioni del centro-nord.

Ecco perché la Giunta regionale della Basilicata a settembre ha approvato l’Avviso pubblico ‘Contributo alle famiglie lucane con minori in obbligo scolastico per l’acquisto di beni e dispositivi informatici – Misura straordinaria – Emergenza sanitaria Covid – 19’.

L’Avviso pubblico, che ha una dotazione finanziaria di 3,785 milioni di euro, è finalizzato a consentire alle famiglie lucane con disagio reddituale e con figli in età scolare, di dotarsi di beni e dispositivi informatici di ausilio alla didattica tradizionale e indispensabili per lo svolgimento della didattica a distanza, nonché a favorire l’inclusione digitale e l’utilizzo dei servizi pubblici digitali.

C’è di più. Nelle scorse settimane la Giunta regionale ha approvato il bando per l’acquisto di libri di testo e strumenti didattici alternativi indicati dalle istituzioni scolastiche nell’ambito dei programmi di studio da svolgere nell’anno scolastico in corso. La spesa complessiva è di poco superiore ai 5 milioni di euro.

Abbiamo ampliato i servizi. Possono essere acquistati oltre a libri di testo ed ogni altro tipo di elaborato didattico (dispense, programmi specifici) scelti dalla scuola, ausili indispensabili alla didattica (audiolibri o traduzione testi in braille per i non vedenti) e dotazioni tecnologiche (computer, tablet, lettori di libri digitali, video ingranditori da tavolo, ecc.) fino ad un massimo di 200 euro.

Abbiamo voluto pertanto mettere a disposizione tutte le risorse ad oggi disponibili per favorire in questa fase di incremento della didattica a distanza le dotazioni tecnologiche oppure libri di testo specie per gli studenti con famiglie a più basso reddito.

E’ anche questo un segnale, dopo le parole di grande attenzione del Presidente Bardi, che la Giunta è vicina a minori, studenti, famiglie e mondo della scuola, perché la qualità della didattica non risenta della situazione determinata dalla emergenza sanitaria.

Ma non ci riteniamo soddisfatti.

Ho dato incarico al nostro Ufficio Sistema Scolastico ed Universitario di monitorare la fase di attuazione dell’avviso per verificare l’eventuale necessità di impiegare ulteriori fondi perché nessun ragazzo e nessuna ragazza siano sprovvisti degli strumenti didattici indispensabili per lo studio e per la propria crescita culturale”.

Cupparo inoltre ha riferito che è in fase di attuazione il piano straordinario della Regione con una dotazione di 6 milioni di euro, attraverso le royalties del petrolio accantonate, messi a disposizione di Comuni ed istituzioni scolastiche che prima della pandemia erano destinati per arredi e infrastrutturazione e sono stati successivamente indirizzati per soddisfare le esigenze, che Comuni e istituzioni scolastiche individueranno, derivanti dall’emergenza sanitaria.