Potenza, nasce l’Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia in aiuto delle fasce più deboli. Ecco di che cosa si tratta

Il 14 Agosto 2019 si è costituita la Sezione territoriale di Potenza dell’Osservatorio Nazionale sul diritto di Famiglia (Avvocati di Famiglia, ONDiF).

L’Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia è un’associazione di avvocati ma aperta a tutti gli operatori del diritto di famiglia accreditata e riconosciuta presso il Consiglio Nazionale Forense come associazione specialistica maggiormente rappresentativa e associazione forense maggiormente rappresentativa, strutturata in 87 sezioni territoriali, coincidenti con altrettante sedi di tribunale, e con oltre 2500 associati.

Ha come obiettivi la ricerca e lo studio dell’evoluzione e delle tendenze del diritto di famiglia, nonché la promozione di iniziative di studio, confronto, dibattito, formazione e aggiornamento professionale nel settore del diritto di famiglia e dei minori.

Il Presidente della Sezione di Potenza, l’Avv. Pietro Monico, ha dichiarato:

“Crediamo fondamentale, dopo l’importante esperienza messa in campo in questi anni della Sezione di Matera nel nostro territorio, mettere in campo e dare il via anche a Potenza e Provincia, a questa importante realtà per poter con maggiore efficacia dare tutela e promuovere i diritti delle persone soprattutto dei soggetti appartenenti alle c.d. fasce deboli e dei soggetti vulnerabili, quali donne, persone in età evolutiva, terza età, immigrati, nell’ambito della famiglia.

Le nostre attività sul territorio tra le altre, saranno finalizzate non solo all’organizzazione di attività formative, di aggiornamento, di perfezionamento e di specializzazione sul diritti di famiglia e dei minori mediante incontri, convegni, giornate di studio, seminari, scambi culturali, forum internazionali, nazionali, locali e pubblicazioni ma, anche, alla sensibilizzazione della società civile sulle tematiche della giustizia e del ruolo della professione forense, in riferimento a quelle attinenti il diritto della persona, dei minori e della famiglia.

Credo che oggi la funzione dell’Avvocato, non debba fermarsi solo all’interno di uno studio professionale nel rapporto “doveroso e sacrosanto” con il suo cliente, ma debba quando possibile, uscire all’esterno e rapportarsi con tutte le realtà presenti in un territorio.

La funzione sociale dell’avvocato, di questo parlo, può generare meccanismi e processi virtuosi e di sostegno per le nostre comunità.

Per questo, uno degli obiettivi da raggiungere, è quello di promuovere e far nascere, sportelli di ascolto anche d’intesa con i tribunali, le procure, gli enti pubblici e privati, le istituzioni sempre nei limiti consentiti dalla legge e dalle normative – anche deontologiche – approvate dal Consiglio nazionale forense, capaci di sostenere ed aiutare le famiglie in difficoltà, vero punto di riferimento sociale.

Sono sicuro che insieme a tutti gli attori sociali ed istituzionali, sapremo costruire ponti e momenti di confronto importanti”.