POTENZA: PROTESTA E SCIOPERO! DOPO LA SCOMPARSA DI CARMINE E ANTONIO TUTTO TACE

È quanto si legge in una nota a firma di Rosalba Guglielmi, Coordinatrice Regionale USB Basilicata, che dichiara:

“La catena, che sembra inarrestabile, di omicidi sul lavoro pretende una mobilitazione  straordinaria sui temi della salute e della sicurezza.

È una vera e propria guerra non dichiarata quella che attraversa i luoghi di lavoro.

Una guerra scatenata da imprese e governi contro le lavoratrici e i lavoratori con il solo e unico obbiettivo di  massimizzare i profitti.

La precarietà, i bassi salari, la disoccupazione e l’aumento dello sfruttamento del lavoro umano sono le uniche cause dei morti.

La cancellazione del sistema di diritti e tutele del lavoro ci ha consegnato un sistema violento che considera le persone variabili dipendenti dell’impresa e del mercato.

Per tutte queste ragioni serve una campagna straordinaria per imporre al governo ed alle imprese un cambio radicale delle politiche che in questi anni hanno dato potere assoluto e impunibilità al padronato.

La Federazione USB Basilicata, spostando alle ultime 4 ore di ogni turno del primo Giugno lo sciopero generale dell’industria indetto dalla USB Nazionale, ha indetto un sit in sotto la Prefettura di Potenza dalle ore 11 dello stesso giorno, coinvolgendo nella protesta e nella discussione anche i lavoratori del pubblico impiego, indicendo apposite assemblee nei luoghi di lavoro.

All’indomani della morte di Carmine Picerni, che seguiva di pochi mesi quella di Antonio Caggianese, il nostro sindacato chiedeva al Prefetto l’avvio di un piano straordinario per il controllo delle condizioni di sicurezza dei luoghi di lavoro convocando tutti i soggetti coinvolti.

Nell’incontro chiesto per il 1° giugno speriamo di avere notizie delle attività intraprese in tal senso.

Dall’Assessore Franconi e dal Presidente Pittella ci attendiamo di conoscere i dati e le iniziative che intendono prendere considerato che tutte le maggiori responsabilità di controllo sono attestate ai Servizi di Medicina del Lavoro  delle aziende sanitarie  di Basilicata”.