Potenza: questi piccoli raccontano delle coccole dei genitori, della pasta fatta in casa della nonna e nel frattempo comprendono il diritto di crescere felici di tutti i bimbi. Ecco i dettagli

Da molti anni l’Istituto Comprensivo “ Leonardo Sinisgalli” di Potenza, guidato con competenza dalla dirigente scolastica professoressa Giovanna Gallo, dedica una settimana alla celebrazione della nostra “ Costituzione Italiana” con attività, laboratori, animazioni, riflessioni, che coinvolgono tutti gli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado dell’istituto”. 

Così fa sapere Mario Coviello, presidente Comitato Provinciale UNICEF Potenza che aggiunge:

“Quest’anno la “Settimana della Costituzione Italiana” si è svolta dal 13 al 18 marzo e l’insegnante Antonella Salvia che coordina per questa iniziativa le quattro classi seconde della scuola primaria, ha chiesto la mia disponibilità, in qualità di Presidente del Comitato Provinciale UNICEF di Potenza, per incontrare i bambini il 15 e 16 marzo.

La dirigente scolastica mi accoglie con calore al mio arrivo e mi accompagna nella seconda C per il primo dei due incontri della giornata del 14 marzo per presentarmi agli alunni, tutti maschi che si alzano in piedi al mio arrivo con gli insegnanti.

Sono sistemati attorno a un grande tavolo sul quale hanno collocato in bella mostra un grande cartellone che hanno preparato sull’art. 2 della nostra Carta Costituzionale che elenca i diritti e i doveri fondamentali di tutti i cittadini italiani.

Mi presento e poi chiedo i nomi di tutti i bambini, e ricordo che molti dei miei alunni marocchini, quando ero preside a Bella, si chiamavano Mohamed ed erano tutti nati il primo gennaio perché solo in quella data venivano registrati all’anagrafe.

Il diritto al nome precede quello del diritto alla famiglia, alla casa, al gioco, alle cure, al cibo, alla salute.

E, come farò in tutte le quattro classi che ho incontrato, presento loro il centimetro che misura il polso dei piccoli, il Plumpynut (cioccolato, nocciole e vitamine), la siringa con la fiala per le vaccinazioni, le bustine di vitamine, le pillole per rendere l’acqua potabile, la zanzariera, e ancora una matita, una penna e due quaderni, uno a righe e uno a quadretti.

Questi sono gli oggetti che i bimbi si passano attenti, che rendono reali i diritti dei bambini.

E anche nelle altre seconde A, e il 15 marzo, B e D , seduti in cerchio, le bambine e i bambini mi hanno raccontato le coccole dei genitori e ho scoperto che molti piccoli amano molto il solletico del papà, la pasta fatta in casa della nonna, l’ascolto attento delle mamme che si fermano e guardano i loro piccoli negli occhi.

Mi sono divertito con loro nel raccontare e animare il racconto di Roberto Piumini “L’isola degli smemorati”, “Pinocchio” di Carlo Collodi, La storia africana del piccolo colibrì che “fa la sua parte” , cercando di spegnere l’incendio della foresta con la goccia che riesce a portare nel suo beccuccio.

Ho sentito grande gioia nell’incontrare maestre e maestri accoglienti, professionali, come Antonella Salvia in seconda A, Angela Castrignano in seconda B, Clotilde Guidetti in seconda C, Valeria Labanca e Luciano Santoro, e in seconda D “Montessori” Dario Lorato e Annamaria Proscia, insegnanti definiti dagli alunni “divertenti”, “ pazienti”, “bravi”…

Con me si sono commossi nella visione del video che racconta la storia della piccola Maria che in un orfanotrofio ha “cura” di un piccolo su una carrozzella che non parla e che diventa il principe azzurro delle fiabe.

E il video “Il regalo” con un bambino a cui manca una parte della gamba, immerso solo nei videogiochi, che impara a giocare all’aperto con un cucciolo, donato dalla mamma e senza una zampa, che ha aperto i suoi occhi e gli ha donato un sorriso.

Secondo un nuovo rapporto dell’UNICEF pubblicato oggi, una pandemia globale, le calamità naturali e i conflitti in corso negli ultimi due anni hanno avuto un impatto sul benessere di un numero crescente di famiglie e bambini in Europa e Asia centrale, rendendoli più vulnerabili alle disparità.

E le maestre e i maestri che ho incontrato hanno fatto la loro parte adottando per le classi e non solo, sette pigotte, la bambola simbolo di UNICEF Italia, ciascuna delle quali salva la vita di un bambino con un ciclo completa di vaccinazioni”.