Potenza, studente minorenne aggredito e pestato nella Villa: “episodio su cui sta indagando la Digos”

“Lo scorso 26 novembre, in occasione di una manifestazione contro il malfunzionamento dei trasporti nella città di Potenza, tenutasi nel capoluogo Lucano, un rappresentante d’istituto è stato aggredito dopo aver annunciato la volontà di uscire dal movimento di estrema destra di cui faceva parte”.

E’ quanto fanno sapere in una nota La Rete degli Studenti Medi e l’ANPI Potenza che specificano:

“L’episodio su cui sta indagando la Digos sembrerebbe avere natura strettamente politica poiché compiuta dai militanti della medesima organizzazione di estrema destra della quale faceva parte il ragazzo.

Nello stesso giorno i ragazzi lo avrebbero condotto nella Villa del Prefetto, dove successivamente sarebbe avvenuto il pestaggio.

Tale gesto di violenza nei confronti di minorenne che ricopre il ruolo di rappresentante della componente studentesca, deve necessariamente essere condannato dalla cittadinanza e dalle istituzioni per far sì che non si verifichino più tali azioni violente.

La Rete degli Studenti Medi e l’ANPI Potenza esprimono solidarietà nei confronti del ragazzo vittima dello squadrismo di destra, dichiarandosi contrari ad ogni forma di violenza e discriminazione.

Alice Marmo, Segretaria Generale della Rete degli Studenti Medi Potenza dichiara che:

“Ogni gesto di violenza fisica e psicologica è inaccettabile e va condannato, in particolare modo va stigmatizzato l’uso politico della violenza che non può avere cittadinanza in una società democratica plurale e inclusiva.

L’esponenziale crescita di gruppi organizzati con matrice politica ispirati alla violenza è preoccupante per l’integrità della componente studentesca. Sottolineiamo come sindacato studentesco la necessità di tenere lontano dalle scuole simili forme di violenza e discriminazione.”

I componenti dell’ANPI di Potenza esprimono preoccupazione per il crescere sul nostro territorio di atti violenti  e  discriminatori, soprattutto tra le giovani generazioni, riconducibili a dubbie e aberranti  ideologie  già condannate dalla storia!

Invitano pertanto le associazioni democratiche ad unirsi per arginare queste pratiche antidemocratiche, ricordando che in Italia tali retaggi  non sono idee, ma crimini puniti dalla legge.

L’RSM Potenza in quanto associazione studentesca e l’ANPI Potenza come custode della memoria storica della nostra nazione, si impegna a collaborare con il ragazzo vittima di aggressione e con tutti gli studenti delle scuole superiori per arginare la minaccia dell’estremismo violento e per informare la comunità studentesca tutta sul rischio dell’influenza dell’ondata neofascista sul pensiero dei ragazzi”.