In merito alla situazione dei cani randagi a Sant’Angelo le Fratte, l’Amministrazione Comunale fa sapere:
“Alla luce dei fatti degli ultimi giorni, riguardanti la sorte e la gestione dei cani randagi e il fenomeno del randagismo in generale, l’Amministrazione comunale intende fare chiarezza, al fine di evitare la diffusione di notizie non veritiere, tendenziose, strumentali e offensive, spesso diffuse da chi non conosce i contesti ma preferisce intorbidire le acque e speculare. Pertanto, si desidera semplicemente sottolineare le azioni messe in campo per ridurre il fenomeno e salvaguardare gli animali:
• da anni è attiva, come forma più autorevole di contrasto al randagismo, la convenzione con il canile;
• è attualmente in corso una campagna di sterilizzazione;
• per evitare situazioni di disagio all’interno del centro storico, sono stati installati dispenser di cibo e acqua all’esterno dello stesso;
• un’ordinanza temporanea del Ministero della Salute, ripresa dall’ASP e dal Prefetto, prevede attualmente la sospensione della distribuzione di cibo ai cani randagi per prevenire la diffusione di malattie;
• è in vigore un regolamento per le adozioni, che prevede un contributo economico da parte del Comune ai soggetti adottanti; inoltre, è in fase di ultimazione il portale “Adotta un cane”.
Nel chiarire queste misure di prevenzione del fenomeno del randagismo e di tutela degli animali – sia dal punto di vista amministrativo che etico e morale – l’Amministrazione condanna con fermezza qualsiasi azione violenta nei confronti degli animali, e invita tutta la cittadinanza a denunciare eventuali episodi, fornendo dettagli precisi, sia all’Amministrazione che alle forze dell’ordine.
Al momento, oltre alle polemiche sui social, è pervenuta una sola segnalazione relativa a un cane investito, che l’Amministrazione ha provveduto a far rimuovere.
Nessuna denuncia o segnalazione, invece, è stata presentata riguardo a casi di avvelenamento di animali.
Nel ribadire la piena disponibilità al dialogo, questa Amministrazione invita chiunque sia a conoscenza di fatti specifici a fornirne riscontro alle autorità locali e di polizia, nella convinzione che solo con l’impegno di tutti si potrà vincere questa battaglia, restituendo dignità e protezione al mondo animale”.