Riceviamo e pubblichiamo una nota del sindaco di Melfi, Livio Valvano:
“L’emergenza sanitaria è alle spalle, almeno la prima fase e con l’auspicio che non si ripresenti, è arrivato il turno dell’Ospedale di Melfi.
Era il mese di febbraio quando con lettera pubblica ho chiesto al Governatore Bardi e all’assessore Leone di intervenire per superare la inaccettabile lentezza con cui si muove la macchina amministrativa del San Carlo di Potenza.
Non è possibile far subire ai cittadini che si rivolgono al S.Giovanni di Dio di Melfi ritardi e percorsi accidentati per la diagnostica – che Io ho personalmente sperimentato – a causa dell’incapacità di portare a termine le procedure per installare attrezzature adeguate; mi riferisco alla risonanza magnetica, alla tac e alle basilari attrezzature per una ordinaria radiografia.
La mancata assegnazione di personale infermieristico e l’inconcepibile ritardo delle procedure per garantire il servizio di guardiania a tutela degli operatori e degli stessi utenti che solo nel presidio di Melfi è assente nelle 24 ore, sembrano ormai essere traguardi inarrivabili, come l’acqua in pieno deserto.
Mi fermo qui, ma l’elenco delle carenze e dei ritardi è molto più ampio e solo la responsabilità, nei confronti di un servizio così importante e delicato e il rispetto per la capacità degli operatori che con sacrificio e professionalità difendono l’autorevolezza del presidio compensando le lacune organizzative, mi impone di limitarmi a chiedere nuovamente l’interessamento personale del Governatore e dell’Assessore alla Sanità, a cui voglio far sapere che l’Ospedale del Vulture Melfese è un presidio fondamentale per la tenuta della nostra Regione.
E’ ora di passare dagli annunci ai fatti”.