L’idea è quella di creare una vera e propria spina dorsale ferroviaria capace di “cucire” i territori dello Jonio per 365 giorni l’anno.
L’assessore regionale alle Infrastrutture della Basilicata, Pasquale Pepe, ha tracciato la rotta per il ripristino del treno Magna Grecia (Sibari-Taranto) al termine di un proficuo colloquio telefonico con il suo omologo calabrese, Gianluca Gallo.
L’obiettivo è superare la fase delle sperimentazioni stagionali che, numeri alla mano, non hanno garantito quella continuità necessaria a fidelizzare l’utenza e a rispondere alle reali esigenze di pendolari e turisti.
“Abbiamo condiviso la necessità di un cambio di passo – dice l’assessore Pasquale Pepe -.
La versione sperimentale estiva non ha brillato per numeri, ma siamo convinti che ciò sia dipeso proprio dalla sua natura temporanea e dalla stagionalità.
Un servizio di trasporto funziona se è certo, costante e integrato nella vita quotidiana dei cittadini e se viene posto al servizio delle loro reali esigenze.
Con la Calabria c’è piena sintonia nel voler trasformare il Magna Grecia in un presidio stabile di mobilità”.
Il progetto, ora, attende di essere completato con il terzo tassello del mosaico: la Puglia.
Non appena sarà definita la composizione della nuova giunta regionale a Bari, i contatti diventeranno formali per chiudere il cerchio istituzionale.
Il traguardo è la presentazione di una proposta congiunta e tecnicamente solida che possa ottimizzare i costi e massimizzare l’efficienza del tracciato.
L’iniziativa si inserisce in una visione più ampia di rilancio delle infrastrutture del Sud, dove il ferro deve tornare a essere protagonista per rompere l’isolamento di aree dal potenziale turistico e produttivo enorme, ma spesso penalizzate da collegamenti a singhiozzo.





























