Si è conclusa ieri la Settimana della Cura vissuta dagli alunni dell’Istituto comprensivo Milani-Leopardi leopardi di Potenza.
Ecco quanto fa sapere la Scuola:
“In un tempo in cui siamo costretti a soffrire le conseguenze di decenni di incuria dobbiamo sviluppare una mentalità e una cultura del prendersi sicura capace di sconfiggere l’indifferenza, lo scarto e la rivalità che purtroppo prevalgono.
La cura è un diritto umano costituzionale e universale, che va rispettato, attuato, organizzato e finanziato.
In questa settimana abbiamo scelto di andare a conoscere e ringraziare le persone che si prendono cura di noi e degli altri nei loro luoghi di lavoro e volontariato.
Insieme ai volontari di lega ambiente con i piccoli di prima, seconda e terza elementare, ci siamo presi cura del giardino della scuola e dei suoi arredi.
La preside Cinzia Pucci ha donato ai bambini il kit della cura e li ha nominati operatori di cura.
Sono state piantumate erbe aromatiche e ogni classe ha sottoscritto un patto impegnandosi a prendersi cura di una zolla e della piantina in essa sistemata.
Hanno poi incontrato le donne della coldiretti e mentre gustavano una Agrimerenda hanno giocato alla scoperta dell’importanza della sana alimentazione.
Gli alunni delle classi quarte e delle classi quinte sono andate a conoscere e ringraziare i volontari dei magazzini sociali.
Non solo conoscere quanto sia importante abbattere la cultura dello scarto ma partecipare attivamente con una raccolta alimentare.
Insieme a Valerio Giambersio e Fondazione città per la Pace hanno giocato “all’isola dei rifiutati” e anche se solo virtualmente hanno fatto un viaggio alla scoperta della coglienza e integrazione dei migranti.
Gli alunni delle classi quinte hanno voluto ringraziare chi ogni giorno li serve a mensa, trattandosi di una scuola a tempo pieno, e lo hanno fatto prendendo il loro posto per un giorno.
Abbiamo concluso la settimana andando a conoscere ringraziare chi si prende Cura della città: il Sindaco e accogliendo a scuola trentatré minori stranieri del centro d’accoglienza le Rose di Atacama.
L’immagine della barca che i minori stranieri ci hanno donato sintetizza il percorso di questa settimana: La cura è un viaggio da fare insieme aiutandoci gli uni gli altri”.