POTENZA, MORIRE SUL POSTO DI LAVORO: LA TRAGEDIA DEL GIOVANE ANTONIO NELLE PAROLE DELLA ZIA

Anche quest’anno la Federaechitetti ha organizzato la “Nona giornata nazionale per la sicurezza nei cantieri edili”, che si è conclusa oggi a Potenza presso la sala congressi “Giustino Fortunato” del Park Hotel.

La sessione mattinata è stata incentrata in un seminario formativo sul Dlgs. 81/2008 e s.m.i. ed un convegno-dibattito pomeridiano sul tema principale della giornata “Sicuri in sicurezza” a cui hanno partecipato i rappresentanti dei professionisti, sindacati ed istituzioni.

Per l’evento la Federarchitetti ha ricevuto anche quest’anno, le medaglie di rappresentanza dal Presidente della Repubblica e quella del Senato oltre a prestigiosi riconoscimenti e patrocini dalle altre massime autorità dello Stato e degli Enti di settore.

L’iniziativa è promossa da Federarchitetti con l’obiettivo di sottolineare la necessità di una cultura della sicurezza, sostenuta e condivisa non soltanto dagli addetti ai lavori, ma dall’intera collettività, stante il perdurare del fenomeno delle ‘morti bianche’ sui luoghi di lavoro e in particolar modo sui cantieri edili.

Il tema per la “IX Giornata Nazionale per la sicurezza nei cantieri” è “Sicuri in sicurezza”, per dare consapevolezza dei rischi di incolumità per le figure a qualsiasi titolo coinvolte nel processo edilizio e per favorire la prevenzione attraverso un’adeguata azione di formazione e informazione rivolta non solo all’operaio, all’artigiano o al lavoratore autonomo, ma anche al Committente (Pubblico o Privato), al Direttore dei Lavori, al Responsabile dei Lavori, all’impresa, al medico competente, al RSPP, al RLS, e, non ultimo, al coordinatore per la Sicurezza.

Molto toccanti le parole di Laura Mongiello, zia di Antonio Caggianese, ragazzo che a soli 27 anni ha perso la vita lo scorso 26 Febbraio mentre lavorava in un’azienda di Tito Scalo:

“Antonio era un ragazzo di 27 anni molto semplice ed umile, molto timido e riservato. Timidezza che traspariva facilmente dai suoi occhi.

Non è molto portato per lo studio, ma riesce comunque a conseguire il diploma.

È un grande tifoso di calcio e ama particolarmente la squadra della sua città, il Potenza, che cerca di seguire anche in trasferta.

Dopo diversi lavori, riesce finalmente a trovarne uno che sembra garantirgli stabilità e la possibilità concreta di iniziare a fare progetti per il futuro.

Tra i tanti progetti, una macchina nuova, andare a Pomigliano domenica a vedere il Potenza, andare a Firenze per la finale di coppa Italia, andare al mare per le vacanze estive e poi.

Lunedì 26 febbraio esce di casa intorno alle 13.30 per andare a lavoro inconsapevole di ciò che lo attende.

Verso le 20 tutti i suoi progetti, tutti i suoi sogni, in un attimo vengono cancellati. È stato strappato alla vita troppo presto e soprattutto in modo davvero ingiusto.

Non è accettabile morire così… e una volta che sembrava aver trovato una stabilità economica , un lavoro ” sicuro”quel lavoro tanto sicuro così non si è rivelato.

Vi lascio con un messaggio di speranza: purtroppo Antonio non c’è più, però facciamo in modo che il sacrificio di una vita spezzata precocemente possa essere da monito per tutti noi, affinché questi episodi non accadano più”.

Di seguito un momento dell’evento e la locandina.