Dalla Basilicata al Piemonte: 16 studenti scelti per le “sfide della nuova imprenditoria agricola”

Al nastro di partenza l’edizione del Ruralcamp2019, iniziativa del Crea Pb-Rete rurale nazionale (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) che mette al centro il concetto di multifunzionalità delle aziende agricole.

Dopo una selezione condotta sulla piattaforma e-learning del progetto Rural4learning, da Domenica 20 Ottobre una rappresentanza di 48 studenti, tra cui 16 lucani delle quarte classi, degli istituti agrari e delle scuole professionali per l’agricoltura e lo sviluppo rurale della Basilicata, della Puglia e del Piemonte, parteciperà alla Autumn School di cinque giorni in Piemonte, visitando aziende lungo un percorso che toccherà luoghi rappresentativi delle più importanti produzioni agricole locali.

Risaie, vigneti e boschi di alta montagna accoglieranno gli allievi, futuri tecnici e imprenditori agricoli, che attraverso lo storytelling del titolare dell’azienda e la visita guidata si sperimenteranno nella valutazione dei casi imprenditoriali scelti per la scuola autunnale.

La mission consisterà nel simulare una vera e propria attività di consulenza, declinando il concetto di sostenibilità insieme a quello di competitività e innovazione, alla luce delle caratteristiche di ogni realtà agricola analizzata.

A presentare l’iniziativa l’assessore all’Agricoltura, Francesco Fanelli, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Potenza, nella sala Verrastro della Regione, a cui hanno partecipato:

  • il dirigente scolastico e gli studenti di una quarta classe dell’Istituto professionale ‘Giustino Fortunato’ del capoluogo;
  • Teresa Lettieri del Crea Pb-Rete rurale nazionale;
  • il dirigente del dipartimento regionale, Vittorio Restaino.

Così l’assessore Fanelli:

“L’opportunità offerta agli allievi consiste nel riconoscere e consolidare il rapporto della scuola sia con il territorio e il tessuto produttivo agricolo, sia con le istituzioni, al fine di costituire quella rete di relazioni e quindi di best practices indispensabili per il raggiungimento dei risultati dei vari protagonisti.

Lo scambio di esperienze, inoltre, arricchisce il bagaglio di conoscenze e contamina le tradizioni delle varie regioni coinvolte”.

Restaino ha parlato del ruolo di questi progetti sperimentali, fondamentali per stimolare le istituzioni a comprendere le reali esigenze dei ragazzi e programmare iniziative adeguate per quando arriveranno nel mondo del lavoro, come nel caso dei 568 giovani lucani che, nel corso degli ultimi anni, hanno usufruito dell’opportunità messa a disposizione dell’ente, attraverso i fondi europei, per il primo insediamento in agricoltura.

Lettieri, del Crea, ha sottolineato l’evoluzione che nel tempo ha avuto il progetto per consentire ai ragazzi di conoscere aziende con caratteristiche molto diverse rispetto a quelle dei loro territori di appartenenza:

“Quest’anno visiteremo un cantiere forestale in Alta Val di Susa, quindi un aspetto dell’azienda agricola che è quello del bosco, ma gli studenti avranno anche la possibilità di approcciare alle sfide che la nuova imprenditoria agricola ha messo in campo, come quella di un imprenditore di Racconigi che ha completamente smantellato il suo ordinamento produttivo creando un’oasi di protezione per le cicogne”.