Basilicata: al via la mappatura delle aree contaminate dall’amianto! I dettagli

La Regione Basilicata e il Cnr-Imaa (Consiglio nazionale delle ricerche-Istituto metodologie per l’Analisi Ambientale) firmeranno una convenzione per realizzare il “Catasto delle naturali occorrenze di amianto”.

Spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa:

“Si tratta di aggiornare la mappatura delle aree dove sussiste una presenza naturale di amianto.

Si potrà valutare la contaminazione del particolato atmosferico correlata al rilascio dei materiali contenenti la fibra minerale dagli affioramenti e dai depositi naturali, scongiurando così l’insorgenza di situazioni di pericolo di cui siamo inconsapevoli”.

Tra le sorgenti di contaminazione da amianto sono annoverati gli affioramenti di rocce contenenti amianto e i loro prodotti di alterazione dislocati sul territorio.

Di qui la necessità di perimetrare le aree interessate e di rendere fruibili le informazioni per esigenze di tutela ambientale e sanitaria.

Il “Catasto di naturali occorrenze di amianto”, oltre a riportare tutti i dati relativi al monitoraggio, inclusi i corpi di frana, i depositi di variante e i deflussi nelle aste fluviali, comprenderà anche la sperimentazione di sistemi tecnologici e metodiche innovative per la misura delle concentrazioni di inquinamenti in ambienti non confinati.

La convenzione, finanziata con 150 mila euro, rientra nell’accordo quadro di collaborazione tra la Regione Basilicata e il Consiglio nazionale delle ricerche finalizzato ad attività di comune interesse, tra le quali si annovera l’aggiornamento della mappatura dell’amianto.

Conclude Rosa:

“Liberare il territorio lucano dall’amianto è uno degli obiettivi che ci siamo posti per la tutala ambientale della Basilicata. Presto partiremo con i bandi per bonificare gli edifici pubblici e le discariche a cielo aperto dove i privati smaltiscono illecitamente piccole quantità del pericoloso minerale.

Di amianto si è sempre parlato, ora passiamo ai fatti per proteggere la salute dei lucani e il nostro ambiente”.