Ideatore di questo evento a Potenza, anche “il Pimpa” tra i premiati da Mattarella, il clown che strappa un sorriso ai bambini vittime della guerra! Complimenti

C’è anche Marco Rodari, il 47enne della provincia di Varese, da tutti conosciuto come il “Claun Pimpa”, tra i premiati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il riconoscimento di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Rodari è l’ideatore del “Premio nazionale meraviglia” che lo scorso mese di ottobre, è stato organizzato a Potenza, in collaborazione con diverse associazioni tra cui l‘Avis regionale di Basilicata.

Commenta il Presidente di Avis Basilicata, Sara De Feudis:

“Siamo felicissimi per questa importante onorificenza che premia Marco tutt’oggi impegnato a portare un sorriso nei luoghi più difficili del mondo.

Ci fa piacere che è stato premiato per la sua costante attività di volontariato nelle zone di guerra volta ad offrire un sorriso ai più piccoli”.

Clown in zone di guerra, presidente dell’associazione “Per far sorridere il cielo Clan Pimpa” , fin da piccolo Rodari ha iniziato il suo percorso con i giovani e a girare per l’Italia e per il mondo regalando sorrisi.

Sottolinea Rodari:

“Ho ricevuto la notizia mentre ero di ritorno dal Donbass, in Ucraina, reduce da un momento molto intenso perché poco prima in un villaggio disperso, ma non sotto le bombe, sono riuscito a far sorridere una bambina che non parlava nè rideva più dall’inizio della guerra, facendo commuovere anche la sua mamma che, nonostante la miseria in cui era costretta, voleva donarmi delle uova per ringraziarmi.

Detto ciò ringrazio profondamente il Presidente Sergio Mattarella e aggiungo che questo riconoscimento va condiviso con tutti i pagliacci, con tutti quelli che dedicano un minuto della loro vita a far sorridere specialmente i bambini.

Un ringraziamento va anche alla mia famiglia ed ai miei amici che hanno sopportato e supportato il mio ‘pagliaccio’.

In ultimo desidero dire un grazie di cuore a tutti gli esseri umani che mi sono stati d’esempio e in particolar modo i bimbi e le bimbe e ancor di più i bimbi e le bimbe della guerra”.