“In Basilicata virus della mafia: difendere la legalità anche con l’esercito”. La richiesta ai Ministri Lamorgese e Guerini

“Abbiamo la ferma intenzione di tenere la schiena diritta dinanzi agli atti intimidatori della criminalità organizzata.

La Basilicata è terra di lavoro e di imprenditori onesti e dimostreremo con i fatti che abbiamo gli anticorpi per contrastare gli odiosi attentati di questi giorni ai danni di diversi lidi del metapontino, così come tutte le altre attività che provano a inoculare il virus della mafia nella nostra regione.

Come convenuto anche con i colleghi di Forza Italia, è necessaria in questo momento una sicurezza di prossimità che faccia percepire ai lucani che lo Stato è al loro fianco.

Con questa convinzione ho presentato un’interrogazione ai Ministri Lamorgese e Guerini (https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Sindisp/0/1350751/index.html) per chiedere quali misure urgenti intendano intraprendere per difendere la legalità, gli imprenditori e i cittadini lucani, a pochi giorni dalla giornata in ricordo delle stragi di Capaci e contro tutte le mafie”.

Lo ha detto il senatore di Forza Italia Saverio De Bonis, il quale anche alla luce degli ultimi episodi di incendi e atti intimidatori ai danni di alcuni imprenditori balneari della Basilicata, aggiunge:

“Tutti gli imprenditori onesti del nostro territorio rappresentano un valore imprescindibile per il rilancio economico e sociale della Basilicata.

Per questo ho chiesto ai Ministri come intendano agire per combattere quei fenomeni già evidenziati nella relazione presentata al Parlamento dalla Direzione investigativa antimafia sul primo semestre 2021, da cui emerge una preoccupante infiltrazione criminale nelle amministrazioni pubbliche e nel tessuto economico, oltreché narcotraffico, estorsioni e anche traffico di armi.

Le attività imprenditoriali, artigiane, turistiche e agroalimentari sono oggetto di minacce, intimidazioni e danneggiamenti.

E gli incendi che stanno colpendo i lidi di Scanzano Jonico, comune peraltro già sciolto per infiltrazioni mafiose, ne sono la prova più recente e drammatica.

Bene l’invito del commissario prefettizio a dotarsi di una ‘vigilanza passiva’, ma è altrettanto doveroso che lo Stato metta in campo tutte le misure a sua disposizione per tutelare cittadini e imprenditori e contrastare la criminalità.

Per questo, tra le altre cose, ho chiesto a Lamorgese e Guerini come intendano intervenire perché l’appalto dei lavori per gli impianti di videosorveglianza da Nova Siri a Bernalda, oltre che di Rotondella e Montalbano jonico, diventi operativo; se il ministro della Difesa non ritenga utile l’impiego delle forze armate sul territorio della Basilicata, al fianco delle forze dell’ordine, in funzione anticriminalità e terrorismo, così come ha già provveduto in altre numerose occasioni, quali le operazioni:

  • ‘Strade sicure’,
  • ‘Aquila’,
  • ‘Emergenza umanitaria’,
  • ‘Strade pulite’,
  • ‘Domino’,
  • ‘Salento’,
  • ‘Partenope 1’ e ‘Partenope 2’,
  • ‘Riace’ e ‘Vespri siciliani'”.