Riceviamo e pubblichiamo la denuncia di un cittadino di Pignola:
“Era l’agosto del 2023 quando il Comune di Pignola (PZ), guidato dall’allora Sindaco Ferretti, annunciava con enfasi l’inizio dei lavori per la tanto attesa Pista Ciclabile Potenza-Pignola.
Un progetto ambizioso che avrebbe collegato l’area dell’invaso di Pignola al suggestivo parco fluviale del Basento, promettendo un percorso di 5,8 chilometri di lunghezza, di cui 4,47 all’interno del Comune di Potenza e 1,342 a Pignola, con una larghezza compresa tra 4 e 4,5 metri.
L’entusiasmo generato da questa iniziativa è stato palpabile, con ampi e ridondanti titoli sulla stampa locale che ne acclamavano l’avvio, previsto per concludersi entro 90 giorni.
Tuttavia, ci troviamo ora a oltre un anno di distanza da quel momento, e il progetto giace immobile, bloccato da un intricato labirinto di iter burocratici e/o economici.
Quello che doveva essere un simbolo di progresso e sviluppo per la comunità di Pignola e Potenza si è trasformato in una delusione tangibile.
È fondamentale riflettere su come progetti di questo genere possano trovarsi impantanati nel limbo dell’inesorabile burocrazia, rischiando di rimanere solo scintille di promesse elettorali senza un vero seguito.
I cittadini, spesso illusi da annunci che si rivelano poi vani, meritano chiarezza e trasparenza sullo stato di avanzamento di queste iniziative, compresa una rendicontazione delle somme finora investite e delle prospettive future.
Senza queste informazioni, il rischio è quello di alimentare un cinismo diffuso nei confronti delle istituzioni e delle loro capacità di realizzare ciò che promettono.
Non possiamo dimenticare lo stato attuale del lago del Pantano, circondato da fitte siepi che ne oscurano la vista e ne compromettono il potenziale come attrattiva turistica per il comune di Pignola.
Le responsabilità per questa situazione di incuria sembrano ricadere su alcuni enti che dovrebbero promuovere e non assistere al declino di questa bellezza paesaggistica senza prendere provvedimenti adeguati.
È necessario preservare il patrimonio naturale e paesaggistico del nostro territorio.
Solo così potremo evitare che le grandi aspirazioni diventino solo illusioni infrante e che le promesse di oggi non diventino i fallimenti di domani”.