A POTENZA, TRA COMMOZIONE E APPLAUSI, IL ROMBO DEI MOTOCICLISTI PER L’ADDIO AD IVAN

In tantissimi nella Chiesa di Santa Cecilia del Rione Poggio 3 Galli a Potenza, per dare l’ultimo saluto al giovane Ivan Di Bello.

Commozione, applausi eil rombo dei motociclisti hanno accompagnato l’uscita del feretro dalla Chiesa.

Ancora increduli i tanti potentini che hanno conosciuto quel ragazzo dalle grandi passioni e dagli occhi profondi, che mai dimenticheranno e che continuerà a vivere nei ricordi e nelle risate di quanti sono stati al suo fianco.

Come ormai tutti tristemente sanno, il 28enne potentino era uscito da casa in compagnia del suo inseparabile amico a quattro zampe Bonnie, per fare un’escursione in montagna.

Una passione che ha pagato con la sua stessa vita.

Giunto sul monte Sirino, forse a causa del ghiaccio, Ivan e Bonnie sono scivolati in un dirupo di circa 500 metri.

La corsa è stata fermata dall’urto contro un albero che è stata fatale per Ivan.

Quando sul posto sono sopraggiunti gli uomini del soccorso alpino hanno trovato Bonnie ancora in vita che giaceva sul corpo del suo padrone, come se volesse proteggerlo.

Una storia tristissima che ha gettato nello sconforto la famiglia di Ivan ma anche dei numerosi amici.

Questa sera erano tantissime le persone ai funerali del giovane Ivan che di anni ne aveva ancora da vivere e di passioni ancora da coltivare.

A dargli l’ultimo saluto gli amici motociclisti, un’altra sua grande passione che aveva ereditato e coltivato con suo padre Decio, arrivando ad aprire anche una scuola.

Tutto per lui il ricordo del Comitato Regionale di Basilicata della Federazione Motociclistica Italiana che ieri in un post ha scritto:

“È un giorno molto triste oggi, in cui proprio non si riesce a trovare un motivo per sorridere. Un giorno che tanti vorrebbero dimenticare ma, che purtroppo… saremo costretti a ricordare per sempre. Un giorno in cui tanti non riescono ancora a capacitarsi di come possa essere successo, che non riescono ancora ad immaginare il domani senza te. Ragazzo con l’ animo nobile del principe ed il coraggio indomito del guerriero.

Sportività e lealtà erano le sue bandiere, inseguire i sogni il suo obiettivo di vita. Una tenacia sconosciuta alla maggior parte delle persone, ed ogni volta che si prefiggeva di realizzare qualcosa ci riusciva sempre con successo. Campione nello sport e nella vita… Oltre tutti i suoi successi sportivi, anche ai massimi livelli nazionali, nel motocross e nell’ enduro, oggi la sua scuola di Motocross era il suo motivo di gioia nonostante tutti i sacrifici che questa richiedeva.

Vedere i suoi ragazzi crescere, sia tecnicamente che come persone, come sportivi, trasmettere la sua grande passione per questo sport, questo era quello per cui tanto aveva lottato e per cui ancora ti sacrificavi. Sempre in giro, lontano molte volte dai tuoi cari, guidando per ore quel furgone e poi polvere e fango addosso, quando la maggior parte di noi ha preferito il buon lavoro, sicuro, ben pagato, comodo.

Ma è questo quello che ti rendeva migliore di tutti, e per questo non c’è nessuno che potrà sostiruirti Ivan. Non ti vedremo più guidare quella moto da cross con il numero #17, che sembrava galleggiare su quei salti, così leggera e pulita da rappresentare bene il tuo animo, ma ci hai lasciato un insegnamento e il tuo punto di vista sulla vita, che sono una ricchezza incalcolabile per ognuno di noi.

Addio Ivan, ci mancherai infinitamente…

E che l’ amore e la stima che tutti avevano di te, possano in qualche modo raggiungere e consolare tuo papà Decio, la tua mamma e tua sorella…”.

Questi alcuni momenti del funerale.

Ciao Ivan!