POTENZA: FALCIATO IL CEDRO MONUMENTALE DI VIA CRISPI. QUESTE LE REAZIONI

La città di Potenza continua a mietere “vittime verdi”, dopo l’ultimo “atto” consumato in Via Crispi (che ha visto recidere un cedro di circa 80anni alto 20 metri ed in buona salute) scoppia l’ira del capogruppo di ‘Lista civica per la città’, Antonio Vigilante.

Nella sua nota Vigilante scrive:

“Prosegue senza sosta lo sfregio del verde pubblico da parte del Sindaco De Luca.

Dopo diversi decenni in cui praticamente nessuna delle piante monumentali di Potenza aveva mai dato segni di pericolosità, pare che in questi mesi, e in coincidenza con l’arrivo dell’assessore Coviello, tutte quante stiano per cadere sulla testa degli indifesi cittadini, e tutte insieme nello stesso modo.

La procedura, che definire poco trasparente è poco, funziona così: un cittadino contatta il Comune, sostenendo che una pianta è troppo grande e può cadere.

Poi si contatta un agronomo disposto a fare una ‘pezza d’appoggio’, cioè a scrivere che effettivamente la pianta è vecchia (chi non lo è?), molto grande e che, effettivamente, non si può escludere che in futuro possa cadere (come qualunque cosa che sta in piedi).

E il gioco è fatto.

Il Comune, efficiente come mai, interviene e fa letteralmente sparire, in una mezza mattinata, un colosso di 35 metri e di 80 e più anni di vita, distruggendo per sempre un elemento di inarrivabile pregio storico e urbanistico.

Il tutto, a beneficio di qualche privato, che in questo modo si assicura spazio per giardino, parcheggi o altro.

Bisogna allora ricordare, per l’ennesima volta, che il patrimonio delle piante monumentali potentine è un caso unico in regione e probabilmente nel sud Italia, ed è un autentico vanto per la nostra città.

Inoltre, va ribadito con forza che le piante monumentali finora abbattute dal Comune, i cedri, non sono affatto vecchie (trattandosi di piante che normalmente vivono almeno 3 secoli), che non sono affatto pericolose (tra le conifere, insieme ai cipressi, sono quelle che hanno le radici più profonde) e che sono molto poco esposte al marciume del tronco e ad altri problemi di stabilità.

L’analfabetismo degli attuali amministratori, infine, impedisce loro di sapere che in tutto il mondo le piante monumentali non si abbattono mai, ma si mettono in sicurezza con dei semplici tiranti. Inoltre, se esistesse un’Acta efficiente (il che non è), anche il problema della neve sui rami (che può provocarne – raramente – la rottura) potrebbe essere risolto come viene fatto nelle città civili (e Potenza non lo è), cioè semplicemente facendola cadere.

Ci vuole molto meno tempo e soldi di quanto non ci voglia per l’abbattimento, e in poche ore si possono liberare i rami di tutte le grandi piante potentine.

Purtroppo, la giunta attuale è completamente sorda a questi problemi, da me già più volte sollevati inutilmente.

Pertanto, se non vogliamo che con le scuse più inverosimili l’assessore Coviello abbatta le ultime grandi piante storiche della città, invito tutte le associazioni e i cittadini che hanno a cuore il problema a chiedere pubblicamente una moratoria su abbattimenti e potature, per consentire un dibattito serio in Consiglio comunale, finora sempre rifiutato dal Sindaco, che possa consentire l’approvazione di un regolamento in materia” .