Potenza, imposta di soggiorno: “Graverà sul costo dei servizi offerti da attività già messe in crisi dall’emergenza Covid”. La denuncia

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Capogruppo del Movimento 5 Stelle di Potenza e Consigliere Comunale Marco Falconeri sull’introduzione dell’imposta di soggiorno:

“In Consiglio Comunale ho appena votato contro la mozione finalizzata ad introdurre questa imposta a Potenza.

Il decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, recante disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale, ha conferito ai Comuni la facoltà di istituire l’imposta di soggiorno.

Più precisamente, ai comuni capoluogo di provincia, le unioni di comuni, nonché i comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte, possono istituire, con deliberazione del consiglio, un’imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio, da applicare, secondo criteri di gradualità in proporzione al prezzo, sino a 5 euro per notte di soggiorno.

La mozione approvata dalla maggioranza in Aula dà il via libera all’applicazione di questa imposta che graverà sul costo totale dei servizi offerti da bed and breakfast, alberghi, p.iva erogatori degli affitti brevi.

Potenza diventata ‘Città d’Arte’ in questo momento non può permettersi un ulteriore aggravio su attività già messe in crisi dall’emergenza Covid.

Ho sottolineato che in questi mesi, nonostante le proposte del M5S, non siano state attuate quelle misure a costo zero necessarie per favorire il turismo in città ed adottate in tante altre realtà anche sull’onda degli adeguamenti urbani resi necessari dalla pandemia.

A livello cittadino non sono state attuate ad esempio pedonalizzazioni sperimentali e conseguenti concessioni di maggiori spazi per gli esercenti, salvaguardia delle aree storico culturali dal parcheggio selvaggio e dal degrado, valorizzazione del patrimonio storico culturale con sperimentazioni di giornate di pedonalizzazione del Centro come museo a cielo aperto, la valorizzazione scale mobili Santa Lucia con parcheggio gratuito annesso e valorizzazione dell’impianto meccanizzato più lungo d’Europa, forme di mobilità sostenibile e lenta, idonea cartellonistica ecc.).

Insomma nulla che avesse potuto far salire anche se di poco il livello di gradimento di potenziali turisti.

In una situazione di afflusso turistico già non esaltante come rilevato da Documento unico di programmazione, Potenza rimanendo uguale a se stessa rischia con questo provvedimento di scoraggiare le visite.

Una città ricca di tanti beni storico culturali come la Torre Guevara, la Cattedrale di San Gerardo rimane purtroppo congelata ad una visione statica ed inadeguata alle esigenze del turismo di cui l’imposta in questione rappresenta non l’epilogo ma la premessa”.