Potenza: questi lavoratori ancora in protesta sotto il palazzo della Giunta regionale. Ecco cosa sta succedendo

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Federazione Basilicata (USB):

“Si è appena conclusa la riunione con l’assessore Galella sul reddito minimo e ex TIS.

La volontà politica che è stata rimarcata è quella della chiusura immediata dei progetti a partire già da Dicembre, con il passaggio presumibile alle cooperative sociali cui andrebbe riconosciuto il corrispettivo delle somme oggi erogate nei progetti.

L’assessore ha ribadito l’assoluta impossibilità alla stabilizzazione delle platee e quindi si è rivolto alle cooperative affinché facciano da sponda al progetto di smantellamento di TIS e reddito minimo, ricevendo il loro appoggio.

La nostra sensazione è che il fine ultimo è quello di dividervi in piccole unità per poi, alla fine dei 10 mesi del 2023 lasciarvi senza alcuna copertura lavorativa.

Dagli altri sindacati sono arrivate osservazioni di merito ma nulla più, a dimostrazione che non vi è alcuna intenzione concreta di rifiutare il progetto portato al tavolo dall’assessore.

Noi abbiamo preso atto di quanto proposto e abbiamo ribadito la nostra contrarietà a questo progetto, a nostro avviso, di smantellamento.

Abbiamo fatto nuovamente presente che nell’attuale platea è previsto il riconoscimento di malattia e ferie e che anche il governo regionale si attivi immediatamente perché vi vengano riconosciuti i 150 e i 200 euro di bonus ( su quest’ultimo punto l’assessore ha risposto che si attiverà immediatamente).

Occorre una mobilitazione immediata e convinta di tutti i lavoratori impegnati nei progetti.

Vi invitiamo ad organizzarvi per preparare le azioni di lotta necessarie ad imporre le nostre richieste per una stabilizzazione vera che riconosca gli anni di lavoro profusi nei vari progetti a partire dal 2006 .

Dal 29 novembre è indetta una manifestazione/assemblea sotto il palazzo della Giunta regionale a Potenza a partire dalle ore 10.

Si invita tutti a partecipare per decidere anche ulteriori forme di lotta”.