Potenza, Radioterapia del San Carlo: “Rammarico per le parole dell’Assessore Leone”, a dirlo…

Il direttivo dell’Associazione Vivere Donna Onlus esprime il più profondo rammarico per le esternazioni che l’Assessore alla Sanità, Rocco Leone, ha espresso sulla Radioterapia del San Carlo.

Come fa sapere in una comunicato:

“I dati forniti nel corso di un incontro pubblico, assolutamente in contrasto con quelli reali, rischiano di gettare fango su un servizio che rappresenta un tassello importantissimo nel campo oncologico regionale.

Un servizio che si inserisce nelle attività oncologiche di assoluta eccellenza del San Carlo di Potenza.

Dietro questi numeri, che hanno suscitato anche sorrisi poco opportuni nel corso dell’incontro, ci sono delle persone che ogni giorno combattono per restare aggrappati alla vita.

Non si può affrontare un tema cosi importante con tale superficialità e soprattutto condita da un campanilismo chiuso e  limitato dannoso per lo sviluppo della sanità lucana.

L’Associazione che nel 2007 si è battuta, con la raccolta di 40.000 firme, per ottenere un presidio anche all’ospedale di Potenza non starà a guardare.

Ci siamo battute per evitare a tanti malati oncologici estenuati viaggi in strutture più lontane per sottoporsi alle cure e oggi non consentiremo a nessuno di minare questo servizio.

Ci rivolgiamo anche all’Azienda Ospedaliera del San Carlo, ci fa male il suo silenzio sulla vicenda, ci fa male il modo in cui ha snobbato la nostra Associazione in questi mesi che più volte ha tentato di ottenere un incontro con la direzione generale per discutere di tutte le problematiche come in passato è sempre stato fatto.

Vorremmo che la stessa Azienda Ospedaliera rettificasse i dati erroneamente illustrati dall’Assessore Leone.

Dall’apertura della radioterapia sono state effettuate 850 prime visite e consulenze, una media di 450 visite annue. A questo va aggiunto il periodo di ridotta attività da dicembre 2018 a febbraio 2019 a causa di problematiche legate al personale di fisica medica.

A questi dati vanno aggiunti quelli delle attività di follow up. I trattamenti sono stati 649 (con una media 28 al mese). Dati che per una sola apparecchiatura sono di tutto rilievo.

Questo, per concludere, significa che i trattamenti annui sono 300-350, dati assolutamente in linea con gli standard nazionale per un acceleratore lineare.

Questi numeri, lo ripetiamo, sono persone che ogni giorno combattono e per tanto vanno rispettate.

A noi non appassionano le questioni di campanilismo.

Noi ci appassioniamo al benessere dei pazienti oncologici”.