Potenza: Tar sospende gara per affidare gestione e manutenzione di rete idrica e fognaria delle aree industriali della provincia

FIM, FIOM e UILM in una nota fanno sapere che:

“È stata sospesa, cosi come richiesto dalle Organizzazioni Sindacali, la gara relativa all’affidamento di gestione e manutenzione impianti rete idrica e fognaria a servizio delle aree industriali:

  • dell’alta Val d’Agri;
  • Balvano;
  • Baragiano;
  • Isca Pantanella;
  • Potenza;
  • Senise;
  • Tito.

La stessa era stata bandita il 7 Giugno scorso e prevedeva, già nella gara stessa, il taglio occupazionale di circa 17 lavoratori.

Tale gara aveva avuto come risultato immediato l’avvio da parte della Giuzio Ambiente, azienda in proroga che esplica le suddette attività, della procedura di mobilità per il licenziamento collettivo dei lavoratori”.

Sul tema è intervenuto l’assessore regionale alle Attività produttive, Francesco Cupparo, che ha dichiarato:

“La sentenza del Tar che sospende la gara legata all’affidamento di gestione e manutenzione degli impianti della rete idrica e fognaria a servizio delle aree industriali della provincia di Potenza segna uno spiraglio nella vertenza Giuzio Ambiente, che ho seguito al tavolo del Dipartimento, e contestualmente rappresenta un primo passo del percorso che intendiamo intraprendere, di intesa con sindacati e associazioni imprenditoriali, relativamente sia alla salvaguardia degli attuali livelli occupazionali, sia all’aggiornamento del Piano di risanamento del Consorzio Asi di Potenza.

Determinante il ruolo, come riconosciuto dai sindacati, della nuova strategia regionale per avviare a soluzione una questione creata dalla giunta precedente, in quanto all’atto dell’approvazione del Piano di risanamento del Consorzio Asi era già chiara la conseguenza dell’esubero di 17 unità lavorative.

Come ho avuto modo di spiegare in Consiglio, rispondendo a una mozione presentata dai Consiglieri Cifarelli e Pittella, che hanno scoperto il problema solo a Giugno 2019 e non quando erano al governo della Regione, lo stato di crisi del Consorzio industriale di Potenza risale alla notte dei tempi, tant’è che la precedente Giunta regionale, su proposta del Commissario pro tempore del Consorzio, ha avviato un processo culminato, a seguito anche di accordo presso la Prefettura di Potenza, tra Regione, Consorzio, aziende interessate e rappresentanti dei lavoratori, nell’approvazione condivisa del Piano di risanamento.

Piano che prevede, tra le varie azioni da porre in essere, anche un modello gestionale tale da portare a un risparmio dei costi afferenti la gestione degli impianti e della rete idrica e fognaria a servizio degli agglomerati industriali della provincia di Potenza.

Ebbene il metodo di stima dei costi di gestione del nuovo modello, fin d’allora, faceva presagire l’esubero di alcune unità lavorative in capo al futuro gestore del servizio in quanto gli addetti ipotizzati erano solo 28 unità: un numero alquanto inferiore a quelli in servizio.

Delle unità lavorative in esubero, determinate dalla sola parte datoriale e qualificabili massimamente in dipendenti amministrativi e assimilati e non certo in operai, ci si sarebbe potuto e dovuto occupare sin dall’attivazione delle procedure propedeutiche alla pubblicazione della gara avvenute un anno fa, precisamente a giugno 2018.

 Il Piano di risanamento approvato dalla precedente giunta prevede:

  • da un lato un modello diverso di gestione dei servizi, con l’adozione di nuove tariffe;
  • dall’altro un finanziamento regionale per le pendenze pregresse ammontanti a circa 43 milioni di euro.

Sicuramente questi nuovi fattori emersi porteranno a una rivisitazione del Piano adottato dall’allora Commissario Cardinale e approvato con Dgr n. 918 del 10 Settembre 2018.

Più in generale, si tenderà a una rimodulazione della mission del Consorzio per lo sviluppo industriale delle due province che potrebbero confluire in un’unica agenzia di supporto alle politiche di sviluppo industriale della regione”.