Cibi alterati e mal conservati destinati ad una mensa scolastica del potentino, sono stati sequestrati dai Carabinieri del Nucleo antisofisticazione di Potenza, unitamente ai loro colleghi della Compagnia di Lagonegro.
Per i bambini quella mensa rischiava di diventare un vero e proprio incubo.
Settanta chilogrammi di carne (soprattutto bovina e pollame ), oltre a tre chili di formaggio e otto chili di pomodori sono stati sequestrati perché mal conservati, alterati o impossibili da tracciare.
Erano cibi destinati alla mensa che quotidianamente serve gli alunni della scuola materna, elementare e media «Rocco Scotellaro» di Rivello (Potenza).
La carne è stata sequestrata perché in cattivo stato di conservazione e totalmente difforme da quanto previsto nel capitolato d’appalto.
Il formaggio per problemi di etichettatura, in pratica l’assenza di tracciabilità del prodotto, e i pomodori perché oltre ad essere di provenienza sconosciuta erano anche pieni di muffa.
E chi voleva controllare il periodo entro cui questi alimenti andavanoconsumati non poteva farlo perché non c’era neppure la data di scadenza.
Il blitz dei Carabinieri del Nas di Potenza, e dei loro colleghi della stazione di Rivello, è scattato dopo le segnalazioni dei genitori di alcuni dei ragazzi che frequentano la scuola: si erano accorti della pessima qualità del cibo che veniva servito ai loro figli.
Così i militari sono andati a controllare.
Sotto accusa una società con sede a Potenza che ha ottenuto l’appalto della mensa dal Comune e che poi ha affidato il servizio ad un’altra azienda che ha sede a Lecce.
Nei guai sono finiti i responsabili delle due ditte.
Al momento, l’ipotesi di reato configurata a loro carico nel fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Lagonegro è quella di tentata frode in pubbliche forniture e cattiva conservazione di alimenti.
I genitori prima spaventati poi furibondi ora protestano:
“Basta con questi cibi scadenti. E’ una situazione sconcertante quella emersa dall’ispezione dei Carabinieri sul servizio mensa che mette a rischio la salute dei nostri figli”.
E si viene a sapere che, ieri, dei trenta bambini che frequentano la scuola materna soltanto nove hanno mangiato in mensa.
Dopo quanto è accaduto, la gran parte dei genitori non ha voluto che i propri figli mangiassero in mensa:
“Avevamo dei sospetti che soprattutto la carne fosse mal conservata, ora l’ispezione dei Nas li ha confermati”.
Fonte: Pino Perciante – Gazzetta del Mezzogiorno