Basilicata, 2 gravi incidenti sul lavoro in pochi giorni: “un segnale d’allarme che le istituzioni non possono ignorare”. I dettagli

“Due gravi incidenti sul lavoro in Basilicata a distanza di pochi giorni nelle prime settimane del 2023 è un segnale d’allarme che le istituzioni non possono ignorare. Dopo l’incidente a Melfi, oggi è toccato ad un operaio di un cantiere edile a Rionero in Vulture, rimasto folgorato.

Nell’attesa che la Procura faccia il suo lavoro di indagine, è evidente che siamo di fronte a una situazione di emergenza che richiede interventi precisi e improrogabili”.

È quanto afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa:

“Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Inail, nel 2022 le denunce di infortunio professionale sono state 652.002, con un incremento del 29,8% rispetto all’anno precedente, mentre le morti sul lavoro si sono verificate con una media di tre al giorno, 10 solo in Basilicata a novembre 2022.

Un vero e proprio bollettino di guerra rispetto al quale i governi nazionale e regionale continuano a tacere.

La sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere una delle priorità di questo paese e della nostra Regione.

Gli strumenti legislativi ci sono da anni e necessitano solo di essere attuati.

Mi riferisco all’Osservatorio regionale sugli infortuni e sulle malattie professionali che da mesi chiediamo venga riattivato, dando così immediata attuazione alle disposizioni della legge regionale 27 del 18 dicembre 2007.

Uno strumento concreto, che permetterebbe da un lato l’osservazione permanente del fenomeno degli infortuni sul lavoro e dall’altro una formazione diffusa e continua sui rischi e sulle misure atte a prevenire il fenomeno, coinvolgendo direttamente lavoratori, imprese e istituzioni.

A livello nazionale la Cgil da tempo chiede che venga introdotto un sistema di patente a punti e una legge che affronti il tema dell’appalto e del subappalto anche nel privato e non solo nel pubblico.

La mancanza di sicurezza nei luoghi lavoro sono uno dei mali del nostro tempo e va curato, combattuto.

Non c’è altro tempo da perdere”.