BASILICATA: RISCHIANO DI ESSERE ESCLUSI DALLA SCUOLA QUESTI STUDENTI “NON IN REGOLA”! PARTE LA PROTESTA

Oggi, Sabato 10 Marzo 2018, scade il termine di presentazione del certificato che attesta le vaccinazioni obbligatorie effettuate dagli alunni delle scuole dell’obbligo lucane.

Il provvedimento interessa tutta l’Italia ed è scaturito in seguito all’emanazione della nuova normativa (legge 119/2017) in cui sono state rese obbligatorie 10 vaccinazioni per l’iscrizione a scuola.

Tali vaccinazioni riguardano i bambini e i ragazzi da 0 a 16 anni e comprendono:

  • Difterite;
  • Tetano;
  • Polio;
  • Epatite B;
  • Pertosse;
  • Emofilo di tipo B;
  • Morbillo;
  • Rosolia;
  • Parotite;
  • Varicella (quest’ultima è obbligatoria solo per i nati dall’1 gennaio 2017).

Tutte le 10 vaccinazioni obbligatorie sono gratuite quando rese dal Sistema Sanitario Regionale.

Le certificazioni previste per l’iscrizione ai nidi, materne e scuole dell’infanzia andavano presentate entro il 31 Ottobre scorso per la scuola dell’obbligo (scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di secondo grado, centri di formazione professionale regionale).

Le famiglie che entro questa data non hanno ancora presentato le certificazioni dovranno attivarsi presentando entro oggi 10 Marzo 2018 un’autocertificazione (come da modello della Circolare del Ministero della Salute n. 0025233 del 16/08/2017).

Se entro queste date i genitori non presenteranno alla scuola la documentazione sull’avvenuta vaccinazione o sull’esonero o sul rinvio saranno convocati dall’ASL per un colloquio informativo sulle vaccinazioni al fine di assolvere l’obbligo.

La mancata vaccinazione (come nei casi previsti dalla legge) determina l’impossibilità ad accedere, per i bambini di età compresa tra 0-6 anni, agli asili nido, alla scuola materna e ai servizi per l’infanzia.

Per tutte le famiglie inadempienti sono invece previste sanzioni economiche da 100 a 500 euro.

C’è però qualcuno che non ha gradito questa normativa imposta ai genitori italiani, si tratta dell’ Associazione COMILVA Onlus l’associazione nazionale che da anni si batte per la libertà di scelta vaccinale e che dà sostegno ai danneggiati da vaccino.

Il presidente di questa associazione, Claudio Simion, ha fatto sapere:

“Sono migliaia i cittadini che in questi giorni si sono rivolti a noi facendoci presente come le scuole appellandosi alle circolari, stanno minacciando esclusioni di bambini dalle scuole dell’infanzia e dai nidi al 10 marzo.

Una delle circolari che più ci ha lasciati sbigottiti è quella della FISM dove si suggeriscono provvedimenti verso i minori e richieste illegittime di una gravità inaudita.

Stiamo assistendo a prese di posizioni al di sopra della legge; infatti le circolari non hanno valore normativo e nessuna istituzione può nascondersi dietro tali circolari quando queste sono in netto contrasto con quanto previsto dalla legge.

A seguito di tutte queste segnalazioni e del diffuso sdegno che serpeggia fra i cittadini, l’associazione Comilva onlus ha deciso di diffidare la FISM al fine di tutelare gli associati e porre fine ai gravi abusi che rischiano di investire i minori frequentanti le scuole dell’infanzia e i nidi, e che sono a tutti gli effetti in regola con quanto richiesto dalla legge ma che una circolare pretende di mettere fuori legge.

Con la formale diffida il Comilva onlus intima e diffida la FISM a rettificare le indicazioni contenute nella circolare e in particolare:

  • a non pretendere alcuna documentazione non dovuta a norma di legge;

  • a non escludere i minori in corso di regolarizzazione vaccinale;

  • a eliminare la seguente disposizione: “Qualora il minore fosse affidato alla scuola anche a seguito della predetta comunicazione/ spedizione il legale rappresentante ne darà pronta informazione per le vie brevi alla locale stazione di pubblica sicurezza affidando alla medesima ogni decisione esecutiva che l’autorità sanitaria assumerà di concerto con l’ufficio vaccinale competente per zona (…) in punto permanenza del minore nell’edifico scolastico“.