CONFESERCENTI POTENZA: “ALLARME USURAI NEL NOSTRO TERRITORIO”

Confesercenti Potenza lancia un campanello d’allarme sul fenomeno usura, che nel nostro territorio coinvolge famiglie, commercianti e piccoli imprenditori, emerso dall’ultima indagine Eurispes che assegna alla provincia di Potenza un punteggio pari a 74,48 di cosiddetto InPUT (Indice di Permeabilità dell’Usura sul Territorio).

Confesercenti Potenza ricorda il suo impegno alla lotta all’usura attraverso Sos Impresa che sull’intero territorio nazionale si è costituita parte civile in 500 processi che hanno portato a condanne per 300 anni di carcere.

Come si legge in una nota:

“Il bilancio di questo ventennio di lotta all’usura è di oltre 10 mila denunce, i commercianti coinvolti sono stati 200 mila, il giro d’affari pari a circa 20 miliardi di euro l’anno.

Scopo della legge anti usura era prima di tutto quello di far emergere il reato, ma in questi 20 anni l’efficacia in questo senso è andata lentamente scemando, vedendo incrementarsi soltanto le denunce nei confronti di istituti bancari per l’applicazione di tassi illegali sui finanziamenti”.

Il Presidente di Confesercenti Prospero Cassino, ha dichiarato:

“Il dato che emerge dall’indagine Eurispes, secondo la quale negli ultimi due anni circa il 12% per cento delle famiglie italiane si è rivolto a soggetti privati (non certamente parenti o amici) per ottenere un prestito, non potendolo ottenere dal sistema bancario è allarmante”.

Restando solo sul fronte delle famiglie, la stima è che il prestito ammonti, in media, a 10.000 euro (richiesti anche in diverse occasioni), per una cifra di 30 miliardi di euro per 3 milioni di famiglie nel ruolo di vittime.

Secondo la ricerca, il fenomeno riguarda un’azienda su dieci nei settori dell’agricoltura, del commercio e dei servizi.

E i carnefici non sono solo le organizzazioni criminali, mafia in testa, ma anche una serie di “insospettabili” che hanno approfittato della crisi per arricchirsi a scapito di chi è finito con l’acqua alla gola.

Di qui la necessità di rilanciare la Rete della Legalità messa in piedi oltre che da Sos Impresa da altre associazioni di categoria delle pmi con il vice ministro Filippo Bubbico che ha manifestato già il suo impegno a sostegno dei commercianti e titolari di pmi.