Coronavirus Italia: ecco i dati sull’indice di contagio nazionale

Nuovo balzo dell’indice Rt che sale a 1,57 rispetto all’1,26 della scorsa settimana.

È quanto emerge dal monitoraggio Iss-Ministero della Salute.

Peggiora ancora l’incidenza settimanale dei casi che dai 41 casi per 100 mila abitanti raggiunge i 58 negli ultimi 7 giorni.

Il dato peggiore si registra in Sardegna che ha un’incidenza di 135.

Seguono la Toscana con 94, il Lazio e il Veneto con 87, l’Umbria con 81 e la Sicilia con 80.

Dati in crescita quasi ovunque anche se non sono previsti cambi di colore la prossima settimana.

Per quanto riguarda infatti l’occupazione dei letti ospedalieri sono ancora lontane le soglie stabilite dall’ultimo decreto Covid per il passaggio in giallo (10% di occupazione delle terapie intensive e del 15% dei letti di area medica).

A livello nazionale i pazienti Covid in terapia intensiva occupano il 2% dei letti disponibili e il 3% dei letti ordinari.

Le Regioni messe peggio sono la Sicilia (4% ti e 9% ordinari), la Sardegna (5% ti e 4 ordinari), il Lazio (4% ti e 4% ordinari), la Calabria (3% ti e 8% ordinari) e la Campania (2% ti e 5% ordinari).

Nel report si legge:

“Raddoppia l’incidenza settimanale a livello nazionale con evidenza di forte aumento dei casi diagnosticati in quasi tutte le Regioni/PPAA.

Aumenta in maniera molto significativa la trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2 nel Paese con quasi tutte le Regioni/PPAA classificate a rischio epidemico moderato.

L’attuale impatto della malattia COVID-19 sui servizi ospedalieri presenta tassi di occupazione e numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva sostanzialmente stabili.

La trasmissibilità anche sui casi ospedalizzati è sopra la soglia epidemica.

La circolazione della variante delta è in aumento in Italia ed è ormai prevalente.

Questa variante sta portando ad un aumento dei casi in altri paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi.

Raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione – si raccomanda – è necessario per limitare in tempi brevi la circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggior trasmissibilità.

Sulla base dei dati e delle previsioni ECDC, della presenza di focolai causati dalla variante virale delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale”.

Sono 20 le Regioni/PPAA classificate a rischio moderato e una (Molise) a rischio basso, secondo il DM del 30 Aprile 2020, questa settimana.

Nessuna Regione/PPAA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 2%, con un lieve aumento nel numero di persone ricoverate che passa da 165 (20/07/2021) a 189 (27/07/2021).

Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta al 3%.

Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 1.194 (20/07/2021) a 1.611 (27/07/2021).

Diciassette Regioni/PPAA riportano allerte di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.

Raddoppia il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (10.076 vs 4.997 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti scende ulteriormente (28% vs 30% la scorsa settimana).

Invece, aumenta la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% vs 44%). Infine, il 26% è stato diagnosticato attraverso attività di screening.