“Fca preserverà innovazione e occupazione. Garantisce di non spostare nessuna produzione all’estero”. I dettagli

Così il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, commentando l’andamento del mercato dell’auto:

“Fca stà portando a casa un’operazione di sistema con la quale preserverà, rafforzando la filiera automotive italiana e a rilanciando gli investimenti, l’innovazione e l’occupazione in un settore strategico per il futuro economico e industriale del Paese.

Compito del Governo deve essere sostenere lo sforzo di Fca Italy in questa direzione, dove la filiera commerciale vendita dell’auto quest’anno in Italia subirà una riduzione tra il 35% e 50%: giustamente è stato e sembrava 50% nella prima parte dell’anno, togliendo i mesi di marzo e aprile a zero e con 450mila veicoli in stock, prodotti e distribuiti rimasti invenduti e ora si stima che si andrà verso il 35% a fine anno.

Siamo in sintonia sulla politica che in queste ore sta sostenendo Pietro Gorlier, chief operating officer Emea di Fca.

Vanno ampliati gli incentivi auto su modelli ibridi leggeri per ossigenare tutta la filiera e alleggerire la posizione finanziaria, oggi molto critica, di 12 mila concessionari che mantengono economicamente migliaia di famiglie.

Necessario smaltire gli stock, così rinnovando il parco auto circolante inquinante ed obsoleto.

Cosa da non sottovalutare per l’Ugl, è l’ennesima conferma di Fca che garantisce di non spostare nessuna produzione all’estero rassicurando che gli sviluppi produttivi del Lingotto sono in Italia, dove la produzione aumenterà.

Per l’Ugl importante è riavviare il mercato e continuare a concentrarsi sulla decarbonizzazione: non possiamo che esprimere la nostra amarezza per la scelta del Governo che non ha previsto all’interno di nessun decreto un piano per il rinnovo del parco circolante, bensì bonus per acquisto monopattini e bici.

Chiediamo al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, che elargisca liquidità al sistema auto italiano poiché in bilico potrebbe essere il futuro occupazionale di migliaia di dipendenti metalmeccanici”.