A Fardella (Potenza) un comune di 600 abitanti, è stata scongiurata la chiusura della scuola dell’infanzia grazie all’iscrizione di 7 bambini richiedenti asilo.
Pietro Simonetti, coordinamento politiche migranti e rifugiati della Regione Basilicata ( Sprar) ha dichiarato:
“In questo comune lucano nell’ambito delle iniziative legate alla giornata mondiale del rifugiato, si è svolta una iniziativa a sostegno del progetto di integrazione dei 30 richiedenti asilo di prima e seconda accoglienza”.
Soddisfatto il Sindaco di Fardella Domenica Orofino che si è detta orgogliosa della presenza degli ospiti, del clima estremamente positivo di partecipazione della popolazione e delle manifestazioni di affetto e integrative che si registrano.
Il convegno è stato introdotto dal refererente dello Sprar Maria Gallo che ha sottolineato i contenuti e le modalità dell’ integrazione che vedono già impegnati con sbocco lavorativo e scolastico tanti ospiti.
Il professor Domenico Viola dell’Università di Bari, ha tracciato il percorso dei flussi migratori in Europa, Italia e in Basilicata evidenziando l’apporto come risorsa dei migranti e la necessità di accogliere cosi come accaduto agli italiani emigranti nel novecento.
Demba Nizza (senegalese e richiedente asilo) ha ringraziato la popolazione di Fardella e quanti si occupano della realizzazione dei progetti e come si legge in una nota dello Sprar ha affermato:
“Voglio rimanere qui, farmi una famiglia con tanti figli e lavorare”.
Pietro Simonetti ha riaffermato l’importanza del progetto di accoglienza della Regione.
“Gli oltre 2000 richiedenti asilo ospitati, i 44.000 lavoratori migranti impegnati nel 2015 in agricoltura, edilizia, lavoro di cura danno un contributo essenziale all’economia della regione.
Sono una risorsa che va accolta nel rispetto dei diritti e dei doveri. Fardella, ne è un esempio”.