Nel Consiglio comunale del 22 Gennaio, la Quarta commissione consiliare, nella persona del presidente Michele Beneventi, ha presentato un ordine del giorno urgente, volto a sollecitare la Giunta ad aderire, tramite delibera, al Manifesto contro la comunicazione ostile.
Il manifesto, proposto dall’associazione Parole O_stili e presentato dalla consigliera Angela Blasi, ha trovato parere favorevole da parte di tutti i componenti della Commissione e in seguito, di tutti i consiglieri.
Si è dato mandato alla Giunta di deliberare l’adesione del Comune di Potenza al Manifesto contro la Comunicazione O_stile , di farlo proprio e di incentivare l’utilizzo di un linguaggio corretto e rispettoso in ogni contesto reale e non reale, di promuovere iniziative rivolte alla cittadinanza, in particolare ai più giovani, anche nelle scuole, con lo scopo di favorire l’adesione al ‘Manifesto della comunicazione non ostile’ e sensibilizzare la stessa verso un uso corretto e giusto del Web e dei Social Network.
Ecco il messaggio giunto dalla Commissione:
“L’unanimità, nell’approvazione dell’ordine del giorno dimostra la necessità di ridefinire lo stile con cui le persone stanno in Rete e la volontà di diffondere l’attitudine positiva a scegliere le parole con cura e la consapevolezza.
La Quarta commissione, sarà vigile perché l’iter del manifesto arrivi a compimento e perché lo si renda noto in tutti gli ambiti amministrativi.
Sicuri che è fondamentale instaurare un dialogo ‘non ostile’, primo vero presupposto per la partecipazione civica e che il progetto Parole O_stili costituisce un’occasione per ridefinire lo stile con cui si sta sul web e per responsabilizzare gli utenti a scegliere con cura le parole, proviamo a concretizzare la volontà di una cultura ed una città più inclusiva partendo dal linguaggio.
Ecco i 10 principi che lo caratterizzano:
virtuale è reale; si è ciò che si comunica; le parole danno forma al pensiero, prima di parlare bisogna ascoltare; le parole sono un ponte; le parole hanno conseguenze; condividere è una responsabilità; le idee si possono discutere e le persone si devono rispettare; gli insulti non sono argomenti; anche il silenzio comunica”.