Potenza, gestione rifiuti: firmato il protocollo per prevenire comportamenti illegali. Ecco i dettagli

Stamane, presso il Palazzo del Governo, il Prefetto Michele Campanaro, il Sindaco di Potenza Mario Guarente e l’Amministratore Delegato di ACTA s.p.A. Camillo Naborre hanno sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato a prevenire comportamenti illegali e a potenziare il sistema dei controlli nell’ambito delle procedure di affidamento e gestione degli appalti di lavori, servizi e forniture legati al ciclo di gestione dei rifiuti.

Il documento pattizio, con validità biennale e rinnovo tacito alla scadenza, prevede, tra gli impegni assunti dai sottoscrittori, l’estensione delle verifiche antimafia all’intera filiera degli esecutori e dei fornitori, compresi quelli selezionati con appalti sotto soglia.

Ha dichiarato il Prefetto Campanaro:

“Il protocollo sottoscritto oggi sancisce un comune impegno con l’Amministrazione del capoluogo ed ACTA s.p.a., società in house responsabile della gestione dei rifiuti, ad assicurare legalità e trasparenza nella esecuzione delle attività legate all’intero ciclo (raccolta, trasporto, valorizzazione e smaltimento), trattandosi di un settore particolarmente ‘sensibile’ per esposizione al rischio di infiltrazione della criminalità organizzata.

Dico di più, perché abbiamo messo in campo oggi uno strumento efficace che va nella stessa direzione di quel ‘modello collaborativo’ introdotto recentemente dal nostro legislatore in materia di prevenzione delle infiltrazioni mafiose.

Ringrazio il Sindaco di Potenza e l’Amministratore di ACTA s.p.A. per aver avvertito la necessità di intervenire in un ambito così delicato, come quello del ciclo dei rifiuti.

E’ un ulteriore segnale, concreto e forte, contro i rischi presenti di condizionamento criminale, di fronte alle fragilità sociali ed economiche determinate dalla emergenza pandemica”.

Un Comitato per la legalità, composto da qualificati rappresentanti di Prefettura, Comune ed ACTA s.p.a., monitorerà e segnalerà, con cadenza periodica, eventuali criticità nell’attuazione del Protocollo, verificandone inoltre la conformità dei contenuti con l’evoluzione legislativa in materia antimafia e di appalti pubblici.