Potenza: il progetto di questa Scuola finisce sulla Rai! Ecco quando

RAI Scuola ha prodotto una serie di venti videolezioni dal titolo Laboratorio Scuola.

La serie è in onda sul canale RAI Scuola (146 del DTT), a partire dal 7 febbraio 2022, alle ore 11:00 e alle 11:30 (repliche alle ore 15:00 e 15:30).

La settima puntata, di giovedì 10 febbraio, ha come tema “Dalla lezione frontale all’apprendimento collaborativo. Metodologie”, sviluppato attraverso un progetto dell’IIS “Da Vinci-Nitti” di Potenza.

Il taglio generale dato alla serie è quello di rovesciare l’approccio tradizionale all’uso delle nuove tecnologie digitali nella didattica, partendo dalle metodologie didattiche e dalle strategie di apprendimento più efficaci nell’integrazione di attività in presenza e on-line.

L’obiettivo è quello di creare una risorsa che possa essere utilizzata in un contesto di progressivo superamento dell’emergenza, fornendo indicazioni specifiche utili in particolare al recupero di partecipazione e motivazione.

Nello specifico, il progetto del Liceo Linguistico di Potenza individua le biblioteche scolastiche e altri spazi e tempi legati anche ad attività trasversali, e non curricolari, come elementi indispensabili per lavorare con efficacia sugli interessi personali di studentesse e studenti.

Di qui L’Ophelia Project: Wiki in translation e il Da Vinci nato con l’obiettivo di creare o ampliare voci di Wikipedia in lingua straniera riguardanti la Basilicata.

La dimensione collaborativa è stata presente in tutte le fasi del lavoro, sin dalla scelta del soggetto ancora inedito da inserire su Wikipedia: un importante bene architettonico poco conosciuto, un manicomio costituito da vari padiglioni per i ricoverati e per i servizi, progettato dall’arch. Piacentini e dall’ing. Quaroni all’inizio del xx secolo.

Indispensabile è stato l’incontro con il Dott. Luigi Catalani che ha fornito agli studenti le linee guida per la creazione di contenuti sulle piattaforme Wikimedia e per la ricerca delle informazioni in biblioteca, utilizzando i cataloghi elettronici.

Molto stimolante è stata la visita del quartiere di Santa Maria di Potenza alla ricerca degli edifici costruiti per essere padiglioni dell’ospedale psichiatrico mai inaugurato.

L’esplorazione della zona è avvenuta con la guida dei testi letti e delle foto provenienti dall’archivio di Concetto Valente, direttore del museo per venti anni, dal 1928 all’inizio degli anni Cinquanta.

Il prodotto finale del progetto, quindi, non è consistito solamente nella redazione di una voce nuova su Wikipedia, ma anche nella soddisfazione delle studentesse e degli studenti che si sono qualificati come produttori e produttrici di contenuti sulla piattaforma con maggiore visibilità al mondo e nella gratificazione raccolta dai docenti per aver innescato un circolo virtuoso attraverso la collaborazione nella ricerca azione, ben pensata e centrata sulla motivazione dello studente.

L’esperienza di lavoro collaborativo è continuata all’interno di un altro percorso di PCTO relativo a “Patrimonio culturale e sapere libero”, con l’obiettivo di modificare pagine di Wikipedia e crearne di nuove, individuando di volta in volta la piattaforma più adatta per la pubblicazione di voci enciclopediche, fotografie e contenuti multimediali anche in diverse lingue.

Una parte della documentazione, ad esempio, è stata utilizzata per la creazione di pagine interattive su Thinglink dedicate al patrimonio artistico e culturale.

In questo tipo di esperienza, l’apprendimento collaborativo è un processo attraverso il quale le studentesse e gli studenti lavorano insieme verso un obiettivo comune.

Per far sì che questo tipo di apprendimento sia efficace, è necessario che l’insegnamento sia visto come un processo di sviluppo e miglioramento delle capacità di apprendimento degli studenti.

Di conseguenza, il ruolo del docente non è quello di trasmettere informazioni, ma di fungere da facilitatore per l’apprendimento. Ecco perché è importante creare opportunità di esperienze significative e soprattutto stimolare il pensiero degli allievi attraverso problemi del mondo reale.

È un approccio centrato sullo studente che diventa protagonista nella conoscenza perché fa parte di un team in cui tutti i membri affrontano i problemi insieme in uno sforzo coordinato.

Imparano, quindi, a collaborare sviluppando una delle competenze chiave del 21esimo secolo.