A Sant’Angelo Le Fratte continua la protesta dei cittadini a causa delle continue interruzioni di acqua potabile, sia nella cittadina che nelle frazioni.
È quanto fa sapere, in un comunicato stampa, il loro portavoce, Spera Ruben Fabian:
“La comunità, esasperata, si sente abbandonata a sé stessa, manifesta continuamente insoddisfazione, rabbia e, per fasi ascoltare, oltre cento cittadini si sono costituiti in un comitato civico spontaneo per intentare un’azione risarcitoria per i tanti danni che le continue interruzioni arrecano alle caldaie.
Essi si indignano e dicono: ‘Abbiamo invitato la Rai per raccontare le nostre ragioni e questa ha intervistato solo il Sindaco, ignorando del tutto i rappresentanti del comitato. A noi oltre il danno anche la beffa!’.
È singolare il commento di un utente sui social: ‘Sant’Angelo è un paese bello, ma la comunità è abbandonata a sè stessa’.
La fornitura di acque potabili, infatti, viene sistematicamente interrotta tutti i giorni, nel pomeriggio (intorno alle ore 18:00), e il ripristino del servizio avviene la mattina (intorno alle ore 8:00).
Insomma la gente, in questa maniera, è impedita di lavarsi sia la mattina che la sera.
E poi bisogna considerare che molti lavorano fuori paese e, quindi, la mattina, partono presto dalle proprie abitazioni e la sera tornano tardi.
Per questi, l’interruzione idrica non può che arrecare grossi disagi.
Il fenomeno è cominciato il 27 Gennaio con una sola interruzione settimanale; nel mese di Aprile siamo arrivati a tre interruzioni settimanali; ultimamente tutti i pomeriggi.
I motivi addotti da Acquedotto Lucano, secondo una prima versione, sarebbero da ricercare nella mancanza di acqua e quindi la chiusura della rete intenderebbe favorire il ripristino dei livelli del serbatoio riservato alla cittadina, visto che i mesi invernali sono stati alquanto siccitosi.
Ora, se consideriamo che il territorio di Sant’Angelo, ricco di risorse idriche, fornisce acqua a tutti i comuni del Marmo Melandro, è a dir poco singolare che in detti comuni non ci sia mai stata nessuna interruzione del servizio.
I cittadini si chiedono: ‘Se l’acqua si fa rara, perché solo per noi?’.
Ancora: ‘Se è vero che manca l’acqua nel serbatoio che alimenta le nostre case, perché non pensare di fare il travaso da altri pozzi a mezzo pompe o autobotti?’.
I cittadini indignati sostengono che si registrano anche disservizi, sia nella gestione che negli interventi di riparazione, mentre le bollette arrivano puntuali e anche abbastanza pesanti.
In loco, poi, manca un operatore che controlli la rete e i serbatoi e che, in tempo reale, solleciti interventi da parte dell’ente.
I cittadini preoccupati, si chiedono: ‘S ora ci sono così tante interruzioni nel servizio per mancanza di acqua nel serbatoio riservato a Sant’Angelo, figurarsi cosa potrà succedere durante l’estate, quando le piogge diventeranno ancora più rare’.
Ultimamente, i dirigenti di Acquedotto Lucano hanno fatto sapere, a mezzo stampa, che è necessario cambiare una pompa di sollevamento ed hanno promesso di farlo nei prossimi dieci giorni e, in più, che intendono anche installare una nuova pompa nel pozzo colonnello per aumentare la disponibilità di acqua.
Ora viene a galla la verità.
E se ciò è vero, perché la decisione è stata presa dopo così tanto tempo?”.