Cittadini del potentino sul piede di guerra: “La gente non può lavarsi! Non paghiamo più le bollette”! Ecco cosa sta succedendo

I cittadini di Sant’Angelo le Fratte, dopo l’ennesima interruzione della fornitura d’acqua, minacciano di non pagare le bollette.

È quanto fa sapere, in un comunicato stampa, il loro portavoce Spera Ruben Fabian:

“La comunità, esasperata, manifesta insoddisfazione e rabbia per le continue interruzioni del servizio idrico: ‘Non paghiamo più le bollette!’.

La fornitura di acque potabili, infatti, viene sistematicamente interrotta per diversi giorni alla settimana, nel pomeriggio (intorno alle ore 18:00), e il ripristino del servizio avviene la mattina successiva (intorno alle ore 8:00).

Insomma la gente, in questa maniera, non può lavarsi, sia la mattina che la sera.

Dal 27 Gennaio si è cominciato con una sola interruzione settimanale, ovvero il Venerdì, oggi siamo arrivati anche a tre interruzioni settimanali.

Il problema è stato ed è vissuto con particolare disagio dai cittadini, anche perché in pieno lokdown per covid 19.

Ripetiamo, la cittadinanza è indignata, anche perché queste interruzioni sono state fatte senza preavviso e, quando preavviso c’è stato, si è saputo dell’interruzione solo un’ora prima o addirittura a fatto compiuto.

I motivi addotti da Al (Acquedotto Lucano) sarebbero da ricercare nella mancanza di acqua e quindi la chiusura della rete intenderebbe favorire il ripristino dei livelli dell’acqua nel serbatoio riservato alla cittadina, visto che i mesi invernali sono stati alquanto siccitosi.

Ora se consideriamo che il territorio di Sant’Angelo, ricco di risorse idriche, fornisce acqua a tutti i comuni del Marmo Melandro, è a dir poco strano che in detti comuni non ci sia mai stata nessuna interruzione del servizio.

A tal proposito, basta guardare il sito di AI e accorgersi che le interruzioni registrate riguardano solo il comune di Sant’Angelo.

I cittadini si chiedono: Se l’acqua si fa rara, perché solo per noi?

Ancora: Se è vero che manca l’acqua nel serbatoio che alimenta le nostre case, perché non pensare di fare il travaso da altri pozzi a mezzo pompe o autobotti?

Al, a 18 anni dalla sua istituzione, avvenuta nel 2002, non è diventata per niente maggiorenne, perché si registrano disservizi, sia nella gestione che negli interventi di riparazione.

In loco, poi, manca un operatore che controlli la rete e i serbatoi e che, in tempo reale, solleciti interventi da parte dell’ente.

I cittadini, preoccupati, si chiedono: se ora ci sono così tante interruzioni nel servizio, per mancanza di acqua nel serbatoio riservato a Sant’Angelo, figurarsi cosa potrà succedere durante l’estate, quando le piogge diventeranno ancora più rare?”.