26 arresti tra Rionero e Melfi: “Agguato premeditato, mazze e tirapugni sul posto” e “bambini a bordo”! La ricostruzione ufficiale del Questore

26 le persone arrestate dalla Polizia dopo l’omicidio del tifoso Fabio Tucciariello, 39 anni, di Rionero.

Pare che queste siano state tradotte presso le carceri di Potenza, Matera, Salerno e Taranto.

Come già sottolineato dal Prefetto Vardè, si parla di un vero e proprio agguato ai danni dei tifosi gialloverdi.

La ricostruzione ufficiale dei fatti è stata comunicata nel corso di una conferenza stampa tenutasi, questo pomeriggio, presso la Questura di Potenza.

il Questore di Potenza, Isabella Fusiello, ha dichiarato:

“Un nutrito gruppo di ultras del Rionero si è riunito nei pressi della stazione di Vaglio in attesa del transito dei tifosi del Melfi.

Le partite in programma ieri, Real Tolve-Melfi e Brienza-Vultur, poco dopo il fischio di inizio, sono state sospese.

I tifosi del Melfi erano a bordo di 5 autovetture, quelli del Rionero hanno lasciato transitare le prime due e hanno cercato di bloccare la terza.

Le ultime due, constatando la pericolosità della situazione, hanno fatto retromarcia per tornare indietro.

La terza, vedendosi circondata dai tifosi del Rionero, ha dato un’accelerata, investendo mortalmente un tifoso del Rionero e procurando lesioni ad altri due.

Uno di questi ha riportato lesioni gravi.

La presenza sul territorio di una pattuglia della Polizia Stradale ha consentito l’individuazione dei responsabili.

Sono state portate in ufficio 27 persone: i tifosi del Rionero, l’autista dell’autovettura e gli altri due passeggeri a bordo della stessa.

Sono stati adottati 26 provvedimenti di arresto con traduzione dei soggetti in carcere.

In seguito al gravissimo episodio sono stati convocati, presso la Prefettura, i Sindaci di Rionero e di Melfi e i due presidenti delle società, del Melfi e del Rionero.

Ci si attende che queste ultime adottino provvedimenti severi, esattamente come ha fatto la Procura”.

Tra i dettagli più rilevanti emersi nella conferenza: le auto dei tifosi melfitani non trasportavano armi e, in alcune di esse, erano presenti bambini.

Il tipo di “armamento” che la tifoseria della Vultur aveva con sé, così come sottolineato dal Procuratore Capo di Potenza, Francesco Curcio, era composto da bastoni, mazze, petardi e tirapugni.

Il Procuratore Aggiunto, Andrea Cardea, ha aggiunto:

“Al momento non siamo riusciti ad accertare che vi sia stato un contatto tra le due tifoserie prima di Vaglio Scalo.

Sicuramente crediamo che i tifosi siano stati pedinati.

Dalla ricostruzione che abbiamo fatto, crediamo che abbiano tentato di fermare l’auto, poi un’accelerazione improvvisa ha colpito la vittima”.

Pare si stiano cercando altri 20 tifosi della Vultur, probabilmente coinvolti nell’agguato.