POTENZA: DISPERATI 28 LAVORATORI! IL LORO DESTINO È APPESO A UN FILO

Con grande rammarico la Fials denuncia il comportamento che definisce “irresponsabile della politica, più volte sollecitata ad essere presente, ma assente ai diversi importanti tavoli che da mesi si stanno susseguendo  per evitare disperatamente il licenziamento di 28 lavoratori dell’AIAS Onlus di Potenza”.

Nella nota Fials si legge:

“La vertenza Aias apertasi già da anni e che ha visto in un lunghissimo asse temporale un susseguirsi di accordi presi e mai rispettati tra Asp, Regione ed Aias (le risorse finanziarie di cui può disporre l’Aias derivano totalmente dalle convenzioni sottoscritte con le Aziende sanitarie della Regione Basilicata) hanno comportato un sempre crescente squilibrio economico e finanziario e la riduzione delle attività della onlus.

Una serie di incontri si sono succeduti per affrontare le tematiche occupazionali dell’AIAS onlus di Potenza, il 12 Maggio scorso, l’esame congiunto tra Aias e sindacati  si è concluso con un mancato accordo.

Successivamente il 4 e il 17 Luglio scorsi alla presenza  del dirigente del Dipartimento Politiche del Lavoro della Regione Basilicata, per esperire l’esame congiunto della procedura di licenziamento collettivo ai sensi dell’art. 4 comma 7  della Legge n. 223/1991, la segretaria regionale Luciana Bellitti della Fials, per evitare i licenziamenti, ha chiesto all’AIAS la possibilità di ridurre l’orario di lavoro di tutti i dipendenti in relazione ad una possibile risoluzione positiva, l’ AIAS che ha sempre voluto evitare i licenziamenti, ha accettato insieme a tutte le OO.SS. di prorogare il termine di chiusura della procedura e il prossimo incontro  si terrà oggi Lunedì  6 Agosto alle ore 10:00″.

Il segretario regionale Fials Luciana Bellitti e il segretario provinciale Giuseppe Costanzo hanno sottolineato:

“La Fials stigmatizzando l’atteggiamento omissivo tenuto in questi anni dalla Regione Basilicata e dalle Aziende Sanitarie, che non hanno rispettato accordi presi e sottoscritti, chiede la presenza, ai tavoli di trattativa, degli organi sociali preposti, in modo da mettere in atto con estrema urgenza tutte le azioni necessarie per scongiurare la perdita dei posti di lavoro e ridare dignità ai lavoratori, ai pazienti e alle loro famiglie”.