Anche Potenza tra le città presentate a Venezia per il suo nuovo modello di sviluppo urbano! I dettagli

La partecipazione attiva alla vita della città, attraverso progetti e azioni che possano favorire lo sviluppo urbano, dal punto di vista ambientale, sociale ed economico: in sintesi, l’essere resilienti.

Ed è stato questo l’argomento cardine dell’iniziativa ‘La mappatura delle comunità resilienti – Le esperienze delle città italiane’ svoltasi a Venezia, nel Padiglione Italia, nell’ambito della Biennale di architettura, che ha offerto la possibilità di conoscere le esperienze della rete delle città italiane di Urbact, tra le quali Potenza.

Il Punto nazionale Urbact per l’Italia ha partecipato con le città italiane, in partnership con City Space Architecture e Fondazione Unipolis, al progetto della mappatura delle comunità resilienti.

Sono stati illustrati i casi delle città di:

  • Potenza;
  • Torino;
  • Bari;
  • Casoria;
  • Genova;
  • Napoli;
  • Milano;
  • San Donà di Piave e dell’Unione Bassa Romagna inseriti nella mappa.

Per il capoluogo lucano la dirigente dell’ufficio Programmazione del Comune di Potenza Anna Rossi, ha avuto modo di sintetizzare come il capoluogo lucano stia operando nell’ambito della resilienza.

Il confronto a più voci ha riguardato anche la ‘Carta di Peccioli’, documento che illustra il tipo di lavoro che si porre in essere nei prossimi anni sui temi della resilienza.

E’ stato spiegato:

Le città e l’architettura occuperanno un posto di sempre maggior rilievo nella sperimentazione di nuovi modelli di sviluppo urbano”.

L’Anci proseguirà come punto nazionale Urbact, attraverso un programma unico nel suo genere, contribuendo alla riflessione nazionale ed europea sullo sviluppo urbano sostenibile, muovendo dalle esperienze concrete delle città.

Il dibattito è proseguito con il secondo appuntamento ‘Resilient communities in Europe. The experences of European cities’, sul concetto di resilienza di comunità, così come viene percepito nel resto d’Europa e quali siano ragioni per farne una questione fondamentale nella realizzazione dei Sustainable Development Goals dell’ONU.