ANCORA POLEMICHE A PICERNO: DOPO 218 ANNI IL POPOLO RIVENDICA IL SUO POTERE

A Picerno (PZ) non si placano le polemiche sull’organizzazione dell’evento “Picerno 1799 – Raccontiamoci la storia”.

Prima il commento del “Circolo Il Picchio” sulla presunta estromissione dall’iniziativa, poi le critiche lanciate all’amministrazione per aver organizzato una cerimonia per l’intitolazione dell’Anfiteatro Comunale a Peppino Impastato, giornalista e attivista italiano, membro di Democrazia Proletaria (noto per le sue denunce contro le attività di Cosa Nostra, a seguito delle quali fu assassinato il 9 maggio 1978).

Oggi anche il “Collettivo 10 Maggio – Picerno” si è espresso in merito a questo argomento e ha dichiarato:

“Quando abbiamo letto per la prima volta il comunicato del “Circolo Il Picchio” sulla presunta estromissione della loro associazione dall’evento “Picerno 1799 – Raccontiamoci la storia”, in primis ci siamo fatti una grassa risata, dicendoci subito dopo che non sarebbe valsa la pena di intervenire su una faccenda rigonfia di bieco opportunismo politicante. Non volevamo intervenire per non entrare in un tipo di operazione politica che se non fosse già di per sé comica, non meriterebbe la minima attenzione. Come ben saprà chi negli anni ha seguito l’attività del Collettivo 10 Maggio, non c’ha mai entusiasmato tutto ciò che rientra nel novero delle scaramucce a fini elettorali, da qualsiasi parte esse provengano. L’evolversi degli eventi ci spinge, tuttavia, a dire la nostra.

Prima di tutto è necessario smontare la retorica ridicola di chi grida all’estromissione. Noi in Piazza il 25 e 26 agosto ci siamo stati, con una presenza a tratti osteggiata da alcuni esponenti dello stesso PD, ma su cui siamo riusciti ad avere la meglio con la determinazione delle nostre idee e delle nostre pratiche politiche. In Piazza ci siamo stati con le nostre parole d’ordine, non con quelle di qualcun altro. Se gli amici de “Il Picchio” avessero voluto avrebbero potuto fare lo stesso, imponendo con ogni mezzo la loro presenza, così come fatto dal Collettivo 10 Maggio. Evidentemente hanno preferito astenersi, gridando a un’estromissione tanto ridicola quanto poco credibile. Se l’evento “Picerno 1799 – Raccontiamoci la storia” non è stato altro che un ‘aspettando la festa del PD’, nulla è stato fatto dagli attivissimi ragazzi de “Il Picchio” per impedirlo.

Gli anni di militanza c’hanno inoltre insegnato che i commenti ai comunicati siano più interessanti dei comunicati stessi. E così, spulciandoci i commenti sulla pagina Facebook del Circolo Il Picchio notiamo come loro stessi definiscano il 1799 picernese come “la storiella” (con annesse virgolette). Al contrario, per noi il 10 Maggio 1799 rappresenta un momento altissimo nella storia del nostro paese, il vivo esempio di cosa possa essere capace di fare il Popolo quand’è organizzato.

Fa tanta rabbia che quella storia gloriosa non sia stata messa in evidenza nella due giorni trascorsa, ma ancora di più schifiamo la considerazione riprovevole che i figuranti de “Il Picchio” hanno dei fatti storici. Tuttavia si sa, chi è unicamente interessato alle poltrone e alla conservazione dello status quo, non può e non vuole ascoltare la lezione che ancora oggi ci dà il 1799, un messaggio che ci dice: POSSIAMO FARCELA, POSSIAMO COSTRUIRE UN FUTURO MIGLIORE!

I picchiati hanno quantomeno avuto il buon cuore di dirla una mezza verità: sì, è vero, Peppino Impastato era un estremista di sinistra, un militante e non (solo) un martire della legalità. Che ad alcuni non vada bene che si dedichino opere pubbliche a chi ha cercato di costruire nella sua terra un futuro alternativo all’emigrazione e al malaffare, la dice lunga sulla volontà degli stessi di migliorare le nostre condizioni, nella nostra Picerno. Ancora una volta, non abbiamo nulla da imparare da chi organizza tornei estivi per portare un paio di voti in più ai rispettivi padrini politici.

Siamo tanto più lontani dall’Amministrazione Comunale e soprattutto dal Partito Democratico quanto lo siamo dal “Circolo il Picchio”, facce della stessa medaglia di un gioco politico che vede nelle elezioni l’unico momento di contesa. Per noi, al contrario, la lotta va generalizzata ovunque, nei posti di lavoro, nei luoghi in cui si crea o si può creare reddito, ricchezza per il popolo, contro i ricatti delle multinazionali dell’energia e per la gestione diretta delle risorse.

Concludendo, questo ridicolo piagnisteo e quello che n’è seguito ci insegnano solo una cosa: siamo noi, popolo picernese – lavoratori, studenti, disoccupati – gli unici eredi del Maggio 1799. Siamo noi gli unici su cui camminano gli ideali di libertà, uguaglianza e prosperità per tutti per cui i nostri avi insorsero il 10 Maggio 1799, gli stessi ideali per cui Peppino Impastato ha pagato con la vita, gli stessi ideali con cui risolleveremo le sorti del nostro paese.

Della toponomastica picernese siamo tutto sommato soddisfatti, però se v’aggrada un posto da ribattezzare Piazzale Loreto lo possiamo sempre trovare. Magari là vi sentireste più a casa.

1799-2017: IL POTERE DEV’ESSERE DEL POPOLO!”.