ATTACCHI AL POTENZA CALCIO: ECCO LA RISPOSTA DELLA SOCIETÀ

In seguito ai ripetuti attacchi ricevuti negli ultimi giorni, il Potenza Calcio esprime la propria posizione ufficiale, puntualizzando quanto segue:

“È dall’estate che ascoltiamo il solito ritornello “Andate via”. Cosa significa “Andate via”? La proprietà ha provato fin da subito a mettere a disposizione le quote del Potenza, con la squadra ai primi posti in classifica è nata una “trattativa mediatica” e la piazza si è schierata con chi, alla riprova dei fatti, ha dimostrato soltanto di essere in cerca di pubblicità gratuita (con la vicenda che è adesso oggetto di approfondite valutazioni da parte delle autorità competenti, come atto dovuto da parte della scrivente società).

Nessuno ha riflettuto sui danni che quella “trattativa”, con proclami sbandierati da personaggi locali, ha provocato al Potenza Calcio, forse perché avrebbe voluto dire fare un passo indietro da parte di chi (stampa in primis) si era “schierato” senza fare le dovute verifiche su ciò che si è rivelato essere un clamoroso bluff. Successivamente, è stato garantito supporto anche da parte di “associazioni” locali, che al momento del dunque, e dopo una serie infinita di comparsate sui media, si sono tirate clamorosamente indietro, confermando che il passare dalle parole ai fatti non è per tutti.

È evidente che l’alternativa all’attuale proprietà non c’è, a meno che la stessa non arrivi da persone ed imprenditori seri, solvibili e stimati di Potenza qualora gli stessi decidessero di mettersi in gioco (a quel punto il “problema” si risolverebbe rapidamente, perché gli imprenditori vanno ben presto al dunque, e siamo sicuri che a Potenza c’è chi può farlo);

Qualcuno ritiene di aver individuato la soluzione a tutti i problemi: “Date la squadra al sindaco!”. Bene, ma poi cosa accade? Il signor Sindaco di Potenza sarà in grado di assolvere a tutti gli impegni economici in essere, a partire da onerosi rimborsi da elargire ai tesserati con scadenza mensile (entro il 20 dicembre va onorata un’altra mensilità…)?

Il primo cittadino sarà in grado di garantire le spese di vitto e alloggio, nonché quelle di trasferta, per limitarci a quella che è la gestione ordinaria? Perché si dimentica che il mancato assolvimento di questi impegni comporta, soprattutto, la violazione di un principio cardine dell’ordinamento sportivo, quello della “lealtà”, in quanto ogni società deve salvaguardare la regolarità del campionato al quale si iscrive.

Senza dimenticare che il Potenza Calcio, essendo giuridicamente una “società di capitali”, è tenuto al rispetto di regole dettate dal codice civile che non possono essere liquidate da uno slogan. E allora fino a quando non ci saranno imprenditori (lo si ripete) di Potenza dalla comprovata serietà e solvibilità ed intenzionati a rilevare il club, pur con un budget rapportato alle proprie possibilità e soprattutto a ciò che offre la realtà (pubblico e sponsor) questa proprietà dovrà andare avanti per portare a termine il campionato. Nessuno slogan populistico, per quanto sopra esposto, risolverà i problemi attuali o cambierà la realtà (a meno che la realtà alla quale si vuole arrivare per oscuri motivi è il quarto fallimento societario negli ultimi trent’anni).

E a tal proposito, si ricorda che il diritto di critica è garantito dalla costituzione, ma quando sfocia nell’offesa e nell’istigazione alla violenza, tutte le persone sono tutelate dalla legge…”