La ricetta elettronica diventa definitiva, si potrà avere sulla mail e il cellulare: ecco come funziona

Abbiamo reso strutturale la ricetta elettronica, sia quella rossa che quella bianca, molto apprezzata da cittadini e medici.

Abbiamo ritenuto che fosse giusto porre fine alla sperimentazione e alle proroghe per semplificare il lavoro dei medici di famiglia e la vita dei cittadini che non dovranno recarsi negli studi medici ma potranno ricevere la ricetta tramite mail o altri canali sul proprio cellulare“.

Lo dichiara il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, in merito alle misure per la salute contenute nel Dl Semplificazioni approvato dal Consiglio dei Ministri.

Come riporta il mattino: “La ricetta elettronica varrà un anno per i malati cronici.

Inoltre questi malati potranno fare scorta dei farmaci che devono assumere abitualmente per 30 giorni di terapia.

Le aziende, poi, dovranno comunicare la carenza di un farmaco all’Aifa entro due mesi e non più quattro.

Sono le misure sulla sanità inserite nel disegno di legge Semplificazioni approvato dal Consiglio dei Ministri.

Cosa cambia

‘Un malato cronico ha bisogno periodicamente di assumere lo stesso farmaco grazie a questa norma i pazienti o chi si prende cura di loro in caso di non autosufficienza, hanno il doppio vantaggio di non dover andare ripetutamente dal medico per ritirare la ricetta e ripetutamente in farmacia per ritirare i farmaci.

Non dimentichiamo che molti pazienti cronici sono persone anziane, spesso affette da più di una patologia cronica, non autosufficienti o che hanno difficoltà a spostarsi.

È evidente la portata semplificativa di questa misura non solo per le persone ma anche per i medici di famiglia per i quali si alleggerisce il carico di lavoro amministrativo a vantaggio della cura dei pazienti.

Il disegno di legge contiene anche una norma per far fronte alle carenze di medicinali, che modifica l’attuale normativa, rendendo più tempestiva la comunicazione in caso di carenza e agevolando l’approvvigionamento dei farmaci: in caso di interruzione temporanea o definitiva della commercializzazione di un farmaco, la comunicazione delle aziende all’Aifa riguarderà le singole confezioni dei medicinali e la comunicazione di carenza dovrà essere effettuata entro due mesi e non più quattro.

Ciò consentirà ai medici di valutare per tempo i farmaci da prescrivere per il regolare proseguimento della terapia, evitando disorientamento e disagio ai pazienti preventivamente informati”.