POTENZA ADERISCE AL PROGETTO “PIPPI”: UN AIUTO AI MINORI CON GRAVI DISAGI FAMILIARI E SOCIALI

Il Progetto P.I.P.P.I. è un programma di intervento integrato con la finalità di prevenire l’istituzionalizzazione dei minori che vivono in situazioni di grave disagio sociale e familiare.

L’acronimo P.I.P.P.I. richiama Pippi Calzelunghe, immagine di sfondo che crea un orizzonte di senso centrato sulle possibilità di cambiamento della persona, dei legami affettivi, sulla possibilità di apprendimento e cambiamento anche nelle situazioni di maggiore vulnerabilità delle famiglie e sull’importanza delle reti sociali.

Il Progetto è nato nel 2010 da una collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Gruppo Scientifico dell’Università di Padova; è stato esteso a tutte le Regioni italiane.

Per la Regione Basilicata ha aderito al progetto il Comune di Potenza – Unità Direzione Servizi alla Persona della Città che, nello spirito dell’integrazione dei servizi territoriali che condividono la medesima mission di promozione del bene comune, ha richiesto la collaborazione dell’U.O. S.D. Consultorio Potenza (Delibera Direttore Generale N° 00188 del 7/4/2014).

Le psicologhe consultoriali, dott.sse Serenella Gori e Marina Dente, hanno partecipato e partecipano attivamente a tutte le fasi del Progetto, compresa la fase iniziale di formazione comune.

Nella fase progettuale anno 2014/2015 sono stati coinvolti 10 nuclei familiari e sono stati attuati trattamenti psicologici e sociali sia individuali che di gruppo.

Nella seconda fase del progetto anno 2015/2016 (Dellibera del Direttore Generale N° 00455 del 9/7/2015), un nuovo gruppo di 10 famiglie è stato coinvolto in tutte le fasi dell’intervento: dall’analisi dei bisogni alla progettazione e realizzazione di azioni finalizzate al cambiamento secondo un modello operativo centrato non sui problemi logistici ma sui bisogni e diritti del bambino.

Con Delibera Direttore Generale N.00030/2017 del 23/1/2017 è stata riconfermata l’adesione dell’ASP al progetto per l’anno 2016/2017, con la condivisione ed approvazione del Piano di Lavoro e del relativo schema di Protocollo Operativo: un nuovo gruppo di 10 nuclei familiari sarà coinvolto con le medesime modalità di azioni attuate negli anni precedenti.