Ieri mattina una rappresentanza di migranti ospitati nelle strutture d’accoglienza di Rione Lucania a Potenza gestite dalla società Manteca (il cui amministratore si trova agli arresti domiciliari dallo scorso Venerdì) si è data appuntamento in Prefettura per protestare.
Gli ospiti lamentano che da due mesi non percepiscono il contributo statale pari a 2,50 euro al giorno, né cibo, né vestiti inoltre sono tre anni che aspettano i documenti sullo status di richiedente asilo.
Dopo l’arresto dell’imprenditore potentino il tribunale ha nominato un nuovo amministratore che ha dichiarato che la Manteca avanza (da 7 mesi) un credito per i servizi d’accoglienza pari a circa 600 mila euro e nel frattempo la stessa società è ricorsa all’aiuto di un banca arrivando a coinvolgere persino la Caritas.
I migranti hanno posto un ultimatum di 10 giorni per avere delle risposte concrete altrimenti inizieranno a protestare.