A POTENZA E PROVINCIA LE BELLISSIME RAPPRESENTAZIONI DEL VENERDÌ SANTO: TRA LE PIÙ ANTICHE MELFI, BARILE, ATELLA E… QUI TUTTE LE FOTO

A Potenza e provincia la comunità ha vissuto intensamente i riti della Settimana Santa.

Processioni, rappresentazioni sacre, Vie Crucis: la loro importanza è tale che l’APT  (Agenzia Promozione Territoriale) di Basilicata le ha riconosciute come elementi fondanti della cultura e delle tradizioni locali.

Difficile trovare altri luoghi in Italia con una simile concentrazione.

Alcune di loro sono più recenti, altre sono cinquantenarie e secolari, come Barile, Atella, Melfi.

Ognuna di queste rappresentazioni ha un suo nucleo originale, una sua identità: le Madonne Nere di Melfi e la zingara di Barile, l’ultima cena di Venosa, il Malco di Maschito e le fanciulle vestite di bianco di Rionero.

Ciascuna di esse ha una storia da raccontare, inseparabile dal contesto in cui è sorta.

Ogni anno migliaia di persone affollano le strade e i borghi per assistere a questi riti rinnovati.

A Potenza singolare la “Passio Christi” organizzata ieri dalla Parrocchia di Maria SS. Immacolata del Rione Cocuzzo che ha catturato ed emozionato il cuore dei tantissimi fedeli presenti.

Ad Atella si è svolta Giovedì 13 Aprile la Via Crucis tra le più antiche della regione.

Organizzata dalla Pro Loco Vitalba con il patrocinio del Comune di Atella, della Regione Basilicata e dell’APT Basilicata, la manifestazione (che rivive da più di 50 anni) ha goduto della sentita e corale partecipazione di oltre cento figuranti  in costumi dell’epoca e ha richiamato tantissimi spettatori anche dalle regioni vicine.

Si è svolta di Venerdì Santo (come da tradizione) anche l’antica Via Crucis di Barile, risalente alla metà del 1600.

Composto da oltre 40 volontari, numerosi sono stati i personaggi in costume che hanno composto il corteo, aperto da tre centurioni a cavallo e da tre bambine vestite di bianco (le tre Marie).

Personaggio caratteristico della rappresentazione è stata la Zingara, ricoperta dei gioielli della gente di Barile (chiaro richiamo alle origini albanesi dei paese).

Si è svolta invece a Melfi l’antica processione della “Madonna Nera”, quest’anno partita dalla Chiesa del Carmine.

Tra gli elementi principali di questa processione dolorosa le ragazze vestite di nero (un tempo partecipavano le ragazze da marito e legate da un voto) con capelli lunghi, i simboli della Passione (dalla Corona di Spine al velo della Veronica).

Bambine in coro hanno intonato canzoni della Passione, accompagnati dal suono della banda cittadina.

Sempre ieri, è andata in scena a Venosa la 43esima rappresentazione della Via Crucis, che è riuscita a crearsi negli anni un linguaggio originale capace di attirare sempre più visitatori.

Complice anche la bellezza dei luoghi in cui la manifestazione avviene: la Cattedrale, il Castello, Piazza Orazio, la Fontana Angioina.

Molto apprezzata anche la “Via Crucis vivente” di Filiano, giunta alla 33esima edizione, svolta per le vie del centro storico in una sintesi perfetta tra fede, tradizione e passione.

Circa 100 gli attori e figuranti in costume d’epoca, che hanno riportato gli attenti spettatori all’epoca dei fatti, immedesimandosi nei personaggi e trasmettendo emozioni tali da coinvolgere il pubblico nel dramma della Passione.

Nel pomeriggio del Venerdì Santo anche Maschito ha organizzato la rappresentazione della Passione di Cristo.

Un corteo suggestivo con circa 80 figuranti si è articolato per le vie del centro, toccando chiese e monumenti, arricchendosi di simboli del repertorio locale, come la Zingara e il Malco, personaggio che rappresenta la perdizione di coloro che hanno condannato il Signore e sconta la sua pena percuotendosi con il cordone che cinge il suo vestito, indossando enormi sandali calzati al contrario e con il volto coperto da un cappuccio.

Presenti anche i Moretti (intenti a giocare a palla e rappresentanti la diversità) che ricordano la cacciata degli albanesi da parte dei Turchi e quindi l’esilio.

Infine, la Via Crucis di Rionero che ieri mattina ha richiamato a se migliaia di spettatori.

Presenti centinaia di figuranti, molti ripresi dalle Sacre Scritture e altri dalla tradizione popolare come la Zingara, il Malco, il Moro e i Moretti per un totale di circa 180 partecipanti.

Durante la manifestazione è stata riproposta la vicenda umana di Gesù a partire dalla Domenica delle Palme, quando fa il suo ingresso a Gerusalemme, passando per la Crocifissione e concludendosi con la Resurrezione.

Durante la scena della crocifissione sul Golgota il pianto della Madonna ha scatenato l’emozione dei presenti.

La processione si è conclusa con le statue della Madonna Addolorata e del Cristo Morto, mentre le note della banda musicale della città hanno reso ancor più mistica e suggestiva l’atmosfera, coinvolgendo le persone e suscitando emozioni indelebili.

Un cartellone di eventi di prim’ordine in cui sacro e profano, tradizione e turismo, si sono fuse regalando emozioni uniche.

Queste tutte le foto.

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Via Crucis Potenza

Atella

Via Crucis Atella

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Via Crucis Atella

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Via Crucis Barile

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Via Crucis Barile

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Via Crucis Melfi

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 Via Crucis Melfi

Via Crucis Venosa

Via Crucis Venosa

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Via Crucis Filiano

Via Crucis Maschito

Via Crucis Maschito

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Via Crucis Rionero

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Via Crucis Rionero