VISITE GRATUITE AL SAN CARLO PER CURARE LA PSORIASI

A Potenza, presso il reparto di Dermatologia del San Carlo, verranno effettuate visite gratuite per i pazienti affetti da psoriasi.

Il San Carlo stesso fa sapere:

“Sabato 17 Dicembre fa tappa a Potenza la campagna informativa “Psoriasi: Informarsi è curarsi” che vede coinvolte 10 città su tutto il territorio nazionale. In ospedale i medici dermatologi forniranno informazioni e consulti clinici gratuiti sulla malattia, oggi ancora poco conosciuta e spesso sottovalutata, che colpisce più di 1 milione e mezzo di persone in Italia e circa il 2% della popolazione adulta in  Basilicata.

Gli scorsi anni la Campagna itinerante informativa è stato un successo: nel corso delle 15 tappe che hanno visto coinvolta tutta la penisola, da nord a sud, oltre 1000 persone hanno usufruito del consulto gratuito.

I risultati hanno portato all’attenzione dei media e dei cittadini l’importanza di un’azione informativa efficace. Attraverso l’informazione e la prevenzione è possibile fornire i mezzi adeguati per affrontare la malattia a chi è affetto da psoriasi, solitamente vittima di una vera e propria guerra silenziosa.

Sabato 17 Dicembre  i malati di psoriasi che vorranno ottenere un consulto gratuito potranno incontrare i medici presso l’Ambulatorio per la cura della Psoriasi presso l’U.O. Dermatologia del  San Carlo, diretta dal dottor Piccirillo, esclusivamente previa prenotazione da effettuarsi telefonando al numero 392 8077216 dalle ore 9:00 alle ore 17:00.

Anche quest’anno l’obiettivo della campagna è duplice: sensibilizzare le persone sull’importanza di una diagnosi precoce e di una terapia corretta per il trattamento della psoriasi e informare i pazienti affetti dalla malattia sui centri per la cura della psoriasi presenti, sulle cure a disposizione e sui progressi della medicina.

Le terapie attualmente a disposizione permettono infatti ai pazienti di convivere con la psoriasi senza rinunciare alla propria vita sociale.

La psoriasi in molti casi condiziona la vita di tutti i giorni di chi ne è affetto, portando spesso le persone ad isolarsi dal resto della comunità”.