90 GIORNI DI STOP AL COVA: QUESTA LA RICHIESTA DI PITTELLA

“Il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti convocherà un incontro fra le parti interessate per discutere delle problematiche che hanno indotto l’esecutivo lucano ad interrompere temporaneamente le attività del Centro Olio di Viggiano, a seguito di inadempienze e ritardi da parte di Eni dopo lo sversamento verificatosi nelle scorse settimane”.

Lo ha annunciato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, che ha inteso comunicare all’assemblea le motivazioni che hanno portato la giunta regionale (riunitasi in via straordinaria Sabato scorso) a deliberare la sospensione delle attività del Cova.

Dopo aver dato lettura del provvedimento (che ieri è stato notificato formalmente ad Eni) il governatore lucano ha detto che:

“Il Ministro Galletti ha accolto la mia richiesta di convocare un incontro presso il Ministero dell’Ambiente, con tutti gli attori interessati, per superare le criticità e per fare il punto a 360 gradi sulla situazione del Cova.

Ho individuato quattro argomenti fondamentali che dovranno essere al centro della discussione:

  • il primo è la risoluzione dell’emergenza che è in atto;
  • il secondo riguarda il piano di caratterizzazione da approntare in sede di Conferenza di servizi, per arrivare alla bonifica dell’area.

Alla tutela della salute e alla salvaguardia del territorio bisogna aggiungere un terzo tema, non meno fondamentale:

  • il mantenimento dei livelli occupazionali diretti ed indiretti, puntando,
  • come quarto punto, all’ammodernamento complessivo dell’impianto Cova.

Le risorse del sottosuolo, il gas ed il petrolio, possono essere sfruttate, ma soltanto se ci sono condizioni di sicurezza e di salute per i cittadini.

In questi tre anni di amministrazione regionale non c’era mai stato alcun episodio tale da indurci ad assumere provvedimenti drastici come quello adottato in questa circostanza con l’interruzione temporanea delle attività.

Nel momento in cui ve ne è stato bisogno, siamo intervenuti rapidamente in maniera responsabile e con forte determinazione.

Lo dico in risposta a quanti in questi giorni si stanno chiedendo come mai soltanto ora sia stato deciso di adottare un provvedimento così forte.

Un’amministrazione parla per atti: nel momento in cui non si ottempera ad una prescrizione, un Ente ha il dovere di intervenire, come noi abbiamo fatto, non solo per etica e per responsabilità, ma per il reale, trasparente, indissolubile rapporto che deve esistere tra le Istituzioni ed i cittadini”.