Basilicata, alla piccola Melissa era stata negata una sedia a rotelle. Ora scrive fiabe per tutti i bambini! Ecco al sua storia

Qualche tempo fa, abbiamo raccontato la storia di una ragazzina di 10 anni di Bernalda, in provincia di Matera, che per ben 7 mesi è stata costretta a trascorrere le proprie giornate ricurva su di una sedia a rotelle del tutto inadeguata per la sua età, perché fornita quando aveva 5 anni.

Oggi, invece, siamo felici di condividere questa fantastica notizia: la ragazzina di Bernalda oltre ad aver vinto la sua battaglia (infatti, ha avuto finalmente la sedia che le spettava), si diletta nello scrivere fiabe per bambini.

È quanto fa sapere il padre della piccola alla nostra Redazione:

“Buonasera sono il papà di Melissa, bambina disabile tristemente salita alle cronache dei media un paio di anni fa, per la vicenda della sedia a rotelle, come sicuramente ricorderete, anche il vostro quotidiano ha trattato l’argomento.

Grazie a Dio le scrivo per cose più belle: Melissa si diletta nello scrivere fiabe per bambini, questi racconti sono pieni di messaggi positivi che i bambini grazie ai racconti possono apprendere, infatti le sue fiabe vengono lette nelle scuole.

Il suo primo libricino è stato letto nelle scuole e asili di molte città d’Italia.

Da qualche giorno, è uscito un libro più completo con nuove storie (con l’aggiunta di qualcuna del precedente) lo si può trovare su Amazon: molte di queste copie saranno (abbiamo già iniziato) donate alle scuole e nelle biblioteche affinché i messaggi di inclusione, rispetto per il prossimo e tanto altro, giungano nelle scuole e negli asili“.

La forza della piccola Melissa è grande quanto il suo cuore e la sua maturità:

“La mia vita è come una corsa a ostacoli, non importa quanti ne troverò sulla strada sarò sempre pronta a superarli”.

Non possiamo che appoggiare il suo percorso pieno di amore, tuffandoci nel meraviglioso mondo delle fiabe.

Complimenti Melissa, sei l’orgoglio dei tuoi genitori e un grande esempio di positività per tutti noi.

Ecco la foto della piccola che impugna orgogliosa il suo libro.